“Pane Zero Sprechi” è il tema della seconda edizione di Caputo Bread Project, progetto ideato da 50 Top Italy e Mulino Caputo. L’obiettivo è mettere in risalto l’arte bianca e i giovani talenti ad essa legati.
Il pane, da sempre sinonimo di tradizione e ospitalità, seppure realizzato con pochi e semplici ingredienti quali farina, sale, acqua, per un risultato ottimale necessita soprattutto di competenza e tecnica.
Il panificatore deve essere in grado di combinare un’arte tradizionale con l’utilizzo di nuove tecniche di produzione e cottura. Deve conoscere approfonditamente le diverse tipologie di farine, senza trascurare le esigenze dei consumatori, sempre più attenti ai temi della salute e della ricercatezza delle materie prime; sempre più concentrati nella ricerca di alimenti ricchi di fibre, salutari e con pochi grassi.
Il periodo storico che stiamo vivendo ha fatto crescere la consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari, che minano la sostenibilità dell’intero sistema alimentare.
Il pane, in particolare, diventato l’alimento simbolo del lockdown, oggi deve avere una serie di caratteristiche precise: deve essere fresco, artigianale e genuino; legato alla tradizione e al territorio; realizzato con ottime materie prime italiane, ma soprattutto sostenibile, in linea con il nuovo bisogno di benessere e sicurezza alimentare.
La sostenibilità è tra i requisiti fondamentali nella scelta dell’acquisto. Il consumatore oggi pone grande attenzione non solo al packaging (che deve essere concepito in modo da creare il minor impatto ambientale possibile), ma anche a come sia stato realizzato il prodotto.
Sempre più al centro dell’attenzione, inoltre, è il concetto di zero sprechi, che vuol dire ridurre al massimo lo spreco alimentare; ridurre i consumi di acqua e di energia elettrica; ripensare l’agricoltura e gli allevamenti intensivi, così come l’impiego smodato di additivi e conservanti; agire sulla selezione della materia prima, sulla sua stagionalità, sulla gestione delle eccedenze, sulla scelta dei metodi di cottura.
Per approfondire questi aspetti e divulgare la conoscenza racchiusa in questo alimento, chiediamo ai panificatori che parteciperanno al Caputo Bread Project 2023 di realizzare:
• una pagnotta buona e sostenibile, rispettando il principio di “zero sprechi” a 360° e utilizzando la nuova linea di farine Caputo (visionabile al link: https://www.mulinocaputo.it/linea-cucina/);
• il giusto abbinamento, attraverso l’utilizzo di prodotti italiani a marchio DOP e IGP;
• Chiediamo, inoltre, di raccontarci il processo creativo che ha dato origine alla preparazione.