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Salute e buoni auspici, consumi boom per le lenticchie nel periodo natalizio

Si avvicina il Capodanno e a tavola tornano le lenticchie nel segno del gusto e dei buoni auspici. In Italia, le lenticchie rappresentano il 51,5% del mercato dei legumi secchi, e nel periodo natalizio toccano il picco delle vendite; infatti nel solo mese di dicembre le vendite sul totale annuo incide per il 25%. Da sempre considerate la
“carne dei poveri” perché molto nutrienti, sono coltivate in tutto il mondo, vantando per questo un’incredibile biodiversità e oggetto, nel tempo, di una massiccia selezione da parte dell’uomo.
Le lenticchie, da sole, rappresentano il 50% del fatturato dell’azienda vesuviana Select e si dividono in prodotti provenienti da filiera 100% italiana e particolari varietà selezionate dai maggiori produttori del mondo come Canada e Usa. Proprio nella categoria “selezioni dal mondo”, le lenticchie medie, prodotto storico dell’azienda campana, secondo Nielsen è il prodotto in assoluto più venduto in Italia nella categoria Legumi, incluse anche le ‘private label’. “Per la difesa e la valorizzazione della biodiversità italiana e con uno sguardo all’ambiente Select – affermano i dirigenti dell’azienda – cura la selezione delle lenticchie da filiera 100% italiana, mignon, giganti, rosse confezionate nell’eco pack, realizzato in materiale compostabile e
biodegradabile, totalmente smaltibile nella frazione organica”. Grande attenzione anche per la valorizzazione delle colture locali, come nel caso delle Lenticchie dell’Alta Murgia, raccolte tra la Puglia e la Basilicata, zona vocata che dona a questo piccolo legume caratteristiche organolettiche uniche.
Adatti invece all’alimentazione dei bambini e a chi ha fastidi legati alla digestione sono i legumi decorticati dove l’accurato processo, le rende più leggeri e digeribili. In linea con l’esigenza di un target che ormai non è più una nicchia, continua la produzione, da parte dell’azienda della linea biologica, certificata da un Organismo di Controllo e Certificazione autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Le materie prime provengono da filiera 100% italiana e da metodi di coltivazione sostenibili che rispettano le risorse naturali.

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