VICO EQUENSE – Vico Equense si conferma la Città della Creatività enogastronomica. La Pizza al metro, uno dei simboli vicani riconosciuti in tutto il mondo, ha ufficialmente il suo marchio di Denominazione Comunale. Questa mattina, al complesso Le Axidie di Marina d’Aequa è stato presentato il logo “Vico al Metro” con cui la Città regna sovrana sull’arte della pizza.
Una storia di quasi un secolo che si tramanda di generazione in generazione e che da questa mattina acquisisce un fortissimo valore territoriale, appannaggio delle sue numerose pizzerie e della esclusiva arte dei pizzaioli locali.
Un progetto di lavoro promosso dal sindaco Peppe Aiello e portato avanti dalla Commissione De.Co. “La Denominazione Comunale costituisce un’opportunità perché frutto di una legislazione regionale che ha riconosciuto la pizza al metro e Vico Equense come una destinazione territoriale non solo legata ai luoghi e le sue eccellenze enogastronomiche ma anche alle tradizioni e l’identità che rappresentano”, ha spiegato l’assessore regionale al turismo Felice Casucci, sulla stessa lunghezza d’onda dell’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo: “Vico Equense costituisce un chiaro esempio di come mettere in risalto i punti di forza di un territorio nell’ambito dei percorsi attrattivi turistici ed enogastronomici”.
“Oggi è un giorno meraviglioso per la nostra Città – ha dichiarato il sindaco Peppe Aiello -. Siamo riusciti con la commissione De.Co. a raccontare la storia di una nostra eccellenza. Assieme a tante altre iniziative che stiamo portando avanti ci proiettiamo con sempre maggior determinazione ad accogliere la stagione turistica e la candidatura di Vico Equense a Città creativa del Gusto Unesco”.
“Oggi abbiamo creato le condizioni per far dire agli altri cos’è Vico Equense – ha continuato l’assessore comunale al turismo Ciro Maffucci -. Mettiamo insieme un valore unico per la città e lo utilizziamo per rendere ancora più forte il nostro messaggio. Vico non è solo turismo, paesaggi e cultura, ma anche enogastronomia e, con oggi, pizza al metro”.