NAPOLI – Dopo la presentazione due settimane fa del progetto di Piazza Garibaldi, la prima esperienza in Italia di co-gestione pubblico-privata di uno spazio urbano complesso come quello antistante una stazione centrale ferroviaria di una grande metropoli, l’Associazione Est(ra)Moenia organizza una occasione di confronto tra istituzioni pubbliche, imprese private e gli attori sociali coinvolti nei processi di rigenerazione urbana e sviluppo di una area che da Porta Capuana si spinge fino al territorio orientale di Napoli, Gianturco, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Portici.
Al centro dell’iniziativa, il convegno in programma venerdì 8 novembre 2024, presso l’Aula Magna della Developer Academy di San Giovanni a Teduccio, Napoli (Corso Protopisani) 70 dal titolo “La Cooperazione Pubblico-Privato per l’Innovazione Economica, Sociale e Culturale dell’Area Orientale di Napoli”, organizzato da Est(ra)Moenia.
Intervento introduttivo della mattinata sarà quello di Mark Davy, fondatore e CEO di Futurecity, company londinese di placemaking culturale, specializzata nella ideazione e realizzazione di progetti capaci di immaginare diversamente gli spazi pubblici per rilanciarli e valorizzarli. Davy – presentato da Angelo Lancellotti, presidente dell’ACEN (Associazione Costruttori Edili Napoli), illustrerà il modello innovativo di sviluppo culturale-urbano che ha diffuso con successo in più città del mondo – Londra in primis – con uno sguardo a Napoli: https://futurecity.co.uk/all-projects/
L’inizio dei lavori è previsto per le ore 10:00, con gli interventi del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e del rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito. A seguire Ambrogio Prezioso, presidente di Est(ra)Moenia, illustrerà le progettualità che nell’area orientale di Napoli rientrano nella vision di Est(ra)Moenia ossia quella di una rigenerazione urbana che avviene solo attraverso la creazione di una comunità trasversale alle competenze e che crei ponti e metta in dialogo le parti, il pubblico, il privato, il Terzo Settore, i cittadini, le imprese, le scuole e le università, il mondo della cultura e dell’arte, insieme nel segno della valorizzazione del capitale umano e del comune interesse collettivo.
In programma poi la proiezione di un cortometraggio a cura di MAD Entertainment, con introduzione della produttrice Lorenza Stella diretto dal regista Elio Di Pace, una narrazione visiva della bellezza che spinge per rinascere a Napoli Est.
Moderato dal giornalista Giorgio Santilli, dalle ore 11:30, il convegno proseguirà con una serie di dialoghi “faccia a faccia” su temi determinanti per la ricucitura della periferia orientale alla città di Napoli, come le infrastrutture, l’energia, l’innovazione culturale e sociale, con interventi di Ennio Cascetta, presidente Tecne; Enzo Cuomo, sindaco di Portici; Roberto Barbieri, AD Gesac; Luca Bianchi, direttore Svimez; Paolo Scudieri, presidente di SRM; Claudio De Vincenti, presidente onorario Fondazione Merita; Francesco Di Leva, direttore artistico Teatro Nest; Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo; Davide De Blasio, fondatore Made in Cloister; Franz Cerami, artista e architetto; Elena De Filippo, presidente Cooperativa Dedalus; Fabio Rosciglione, co-founder Fondazione Terzoluogo.
Alle ore 13:00 le conclusioni saranno affidate a Laura Lieto, vicesindaco Comune di Napoli, e Edoardo Cosenza, assessore comunale alle Infrastrutture. Infine, chiuderà la giornata un tour speciale nei luoghi di Napoli Est destinato a potenziali finanziatori per il rilancio dell’area orientale.
“La nostra convinzione – commenta Ambrogio Prezioso, presidente di Est(ra)Moenia – è che la rigenerazione di Napoli Est non possa essere esclusivamente un intervento “fisico”, ma debba coinvolgere le persone, ascoltarle, incontrarle per la creazione di un piano comune di progettualità e rilancio prima di tutto sociale, artistico e culturale. Una rigenerazione che parta dalla collettività che vede pubblico e privato camminare assieme. È un processo virtuoso che richiede la collaborazione di tutti: istituzioni, imprese e cittadini, operatori sociali e promotori culturali, negozianti, scuole, università. Il nostro modello adotta il territorio per prendersene cura e favorire un effetto domino virtuoso che attraverso la riqualificazione e riconnessione via via di porzioni sempre più ampie di territorio, trasformi finalmente Napoli Est in una periferia non periferica. Un processo che è già straordinariamente in corso e visibile attraverso i tanti punti virtuosi che illuminano il tracciato del territorio orientale: una mappa che mostreremo durante il convegno”.