NAPOLI – “Per aver costruito, pietra dopo pietra, molteplici luoghi di accoglienza, raggiungendo l’obiettivo di curare realmente il disagio mentale, senza fermarsi alla risoluzione del sintomo”. Con queste motivazioni l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli il 1 ottobre conferirà la laurea magistrale honoris causa in Programmazione, amministrazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali a Grégoire Ahongbonon, per molti il “Basaglia d’Africa” per la sua straordinaria azione di cura delle persone con disagio mentale in Africa Occidentale e in particolare Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Togo.

L’appuntamento è fissato per martedì alle ore 10 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola (programma completo degli interventi su www.unisob.na.it/eventi) è sarà anche il primo atto del neonato Corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale che nella stessa data avvia le sue lezioni (con iscrizioni aperte fino al 4 novembre).

 

“Niente è impossibile. La sfida della salute mentale e della riabilitazione sociale in Africa occidentale” sarà il tema della lectio magistralis di Grégoire Ahongbonon che sarà introdotta dal Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro. “Questa laurea honoris causa è un riconoscimento non solo ad un grande uomo ma anche ad un grande Maestro – evidenzia il Rettore – perché uno dei risultati più straordinari del suo modello di azione è la creazione di un vero e proprio modello formativo nel quale spesso sono gli stessi ex ricoverati a curare i nuovi arrivati, tanto che alcuni tra questi hanno anche conseguito la qualifica di infermieri”.

 

La laudatio sarà affidata a Nunzio Ruggiero, professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea e membro del Consiglio scientifico dell’associazione Sorridi Konou Konou Africa Onlus che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa. “Grégoire Ahongbonon – anticipa il prof. Ruggiero – per la sua incredibile carica di umanità, ispirata da un profondo sentimento religioso e da una capacità rara di dialogare con le parti sociali, si è rivelato uno degli uomini più straordinari dell’Africa contemporanea. Negli ultimi quarant’anni ha liberato e restituito alla vita migliaia di malate e malati mentali, legati a ceppi d’albero e segregati in condizioni di profondo degrado, a causa delle superstizioni popolari”.

 

La Mostra sulla salute mentale prima della legge Basaglia

 

All’Università Suor Orsola Benincasa, nell’anno del centenario della nascita dello psichiatra Franco Basaglia, il conferimento della laurea magistrale honoris causa in Programmazione, amministrazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali a Grégoire Ahongbonon, sarà anche l’occasione per inaugurare una mostra sulla salute mentale: “A/SOCIAL GROUP – Napoli / Venezia 1976 – Una Documentazione aperta”. Una mostra, curata da Generoso Bruno, nata dal lavoro di studio e di ricerca tra il 1975 e il 1976 degli artisti napoletani Gerardo di Fiore, Aulo e Gerardo Pedicini, Carmine Rezzuti ed Errico Ruotolo che hanno vissuto un intero anno all’interno dell’Ospedale psichiatrico Frullone di Napoli.

“Esponendo assieme al dolore l’umanità della sofferenza psichica – sottolinea Bruno – nella società del benessere “instagrammabile” dove ciascuno performa e produce sé stesso, i materiali sviluppati alla metà degli anni Settanta si rivelano un atto di autentica sovversione”.

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