NAPOLI – “La gestione dei rifiuti in Italia rappresenta ancora un problema e intanto gli scenari delle esportazioni, che oggi vedono al centro la Turchia, cambiano luogo ma non modalità. Non sono emerse tuttavia solo le criticità, legate soprattutto alla carenza di impianti finali per il riciclo, ma anche le tante potenzialità espresse da imprese illuminate che, nonostante le difficoltà, mettono in campo azioni di economia sostenibile. E se da un lato si riconfermano gli allarmi di una transizione ecologica ancora lontana dalla realtà, dall’altra, mondo della ricerca e dell’innovazione sembrano tracciare la strada per un nuovo paradigma ambientale”.
La sintesi dei lavori del Forum internazionale sull’economia dei rifiuti, tenutosi a Napoli il 6 e 7 ottobre, è affidata a Claudia Salvestrini, direttrice generale del consorzio nazionale dei rifiuti in polietilene Polieco.
“Due giorni di confronto con esperti ambientali, istituzioni, medici, giornalisti, architetti, ricercatori, accademici e magistrati che hanno sottolineato l’esigenza di condividere un progetto comune– commenta Salvestrini- nella consapevolezza che l’ambiente deve essere scevro dai colori politici. Deve essere né di destra né di sinistra e soprattutto tutti gli attori coinvolti nella sua tutela devono adottare un registro linguistico condiviso”.
“Coinvolgere più persone ai vari livelli, non solo attraverso gli addetti ai lavori, formare ed informare devono essere le azioni basilari per la conversione green – sostiene il presidente del consorzio Polieco Enrico Bobbio – perché la sfida che ci aspetta riguarda tutti e tutti devono sentirsi parte di una transizione ecologica da coniugare in fatti concreti”.
Il Forum, dal titolo ‘Malati d’ambiente’, a sottolineare la malattia intesa come cieca passione ma anche la malattia della burocrazia che in alcuni casi non favorisce la tutela dell’ambiente, fino alla malattia fisica correlata all’inquinamento, ha puntato l’attenzione sull’economia circolare e le difficoltà della gestione dei rifiuti.
A prendere parte ai lavori, tra gli altri, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo, la vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati Patty L’Abbate, la vice capo di Gabinetto del Ministero delle Imprese e del made in Italy Elena Lorenzini, il vicepresidente della Commissione Ecomafie Gerolamo Cangiano, il componente della commissione Ambiente della Camera dei deputati Gianpiero Zinzi.
Di ecoreati hanno parlato i procuratori aggiunti di Foggia e Pescara, Silvio Guarriello e Anna Rita Mantini, il sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia Antonello Ardituro, i procuratori di Bari e Trani Roberto Rossi e Antonello Ardituro.
Al Forum, ampio spazio è stato dedicato alle difficoltà del mondo dell’impresa, alla ricerca e all’innovazione. Contro la demonizzazione indiscriminata, sono stati presentati gli utilizzi efficaci della plastica facilmente riutilizzabile e riciclabile in vari ambiti, con un focus sull’economia circolare che ha visto la partecipazione di Carlo Zaghi, dirigente della Divisione ‘Vigilanza sulla pianificazione della gestione dei rifiuti e tracciabilità’ della Direzione Generale economia circolare del Mase.
Il Forum Polieco, quest’anno oltre ad essersi confermato come corso di formazione accreditato dell’Ordine dei giornalisti della Campania, è stato accreditato anche come corso di formazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e provincia.