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Disabilità intellettiva e autismo: tornano in Campania il gusto e la solidarietà del Cioccolario

Fare del bene per l’inclusione non è mai stato così buono! Sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre, per il secondo evento nazionale di Natale, i volontari della Fondazione Santa Rita da Cascia ETS tornano a colorare le piazze della Campania e d’Italia con il Cioccolario, tavoletta di cioccolato di alta qualità che diventa calendario da scrivania. In un connubio di gusto e solidarietà che questa volta vuole raccogliere fondi per donare speranza e cambiare, attraverso lo sport, lo sguardo sulla disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, coinvolgendo l’Accademia del Remo di Napoli: “un’isola” nella realtà napoletana della disabilità intellettiva, che propone la canottaggio terapia.

Il progetto portato avanti da Giuseppe del Gaudio, 2 volte campione del mondo nella disciplina, nel quartiere Soccavo del capoluogo campano, è una realtà dove i tratti visti come limiti diventano risorse preziose e i ragazzi coinvolti praticano sport a livello agonistico, partecipando alle gare della loro categoria. Un progetto unico, in cui un’attività ludico-sportiva come il canottaggio diventa una terapia capace di trasformare, con un approccio medico-scientifico, 30 ragazzi e giovani adulti, provenienti da contesti economici spesso difficili, donando loro autonomia, spirito di squadra e nuove abilità psico-motorie. Per Lorenzo, 30 anni, il padre parla di un “salto quantico” nel suo sviluppo personale.

L’altro progetto coinvolto nella raccolta fondi riguarda l’ippoterapia, presso il Villaggio Lakota di Ammonite, nella campagna ravennate, che propone un percorso di relazione per ritrovare fiducia e stabilità e donare un benessere totale. In realtà, il progetto si distingue dall’ippoterapia tradizionale, definendosi equitazione integrata, in quanto non prevede la presenza di psicologi, fisioterapisti e medici, ma si basa unicamente sulla competenza dell’istruttrice, che unisce la conoscenza della disabilità alla profonda esperienza del cavallo.

DOVE TROVARE IL CIOCCOLARIO – In Campania saranno 9 i punti solidali, dove i volontari distribuiranno il Cioccolario per una donazione minima di 9 euro.

In particolare, sarà 1 il punto solidale a Salerno e 4 nella sua provincia (Atena Lucana, Campagna, Cetara, Positano); 1 a Caserta e 1 nella sua provincia a Succivo; 1 il punto solidale in provincia di Napoli a San Gennaro Vesuviano; 1 in provincia di Avellino a Bisaccia.

Per trovare il volontario più vicino oppure scoprire dove allestisce il banchetto, si può consultare la mappa a questo link cioccolario.org

Il cioccolato scelto è al latte o fondente vegano e gluten free, con una filiera di lavorazione artigianale, etica e ecosostenibile.

“Un grazie enorme ai volontari campani, con cui per il secondo anno torniamo nelle piazze e nelle parrocchie a suon di dolcezza, trasformando i valori ritiani in aiuto concreto per i più fragili – commenta Suor Maria Rosa Bernardinis, Presidente della Fondazione e Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia – . Quest’anno abbiamo fortemente voluto supportare le persone con disabilità intellettiva, tra cui l’autismo, per promuovere un’inclusione non retorica attraverso lo sport, che deve essere di tutti. Il vero problema sono i pregiudizi e l’incapacità di guardare oltre le etichette che persistono nella nostra società. Spesso, vediamo solo i loro limiti, senza considerarli come esseri umani con la loro unicità e le loro potenzialità da rendere reali, offrendo loro le stesse opportunità dei loro coetanei, in modo che si sentano parte integrante e attiva della comunità. Coma fa a Napoli l’Accademia del Remo, che rappresenta un’opportunità unica grazie alla competenza, passione ed empatia di Giuseppe Del Gaudio, capace di donare ai ragazzi che si affidano a lui speranza e una vita piena”.

I fondi raccolti dalla Fondazione vogliono destinare ai ragazzi del canottaggio un van, per favorire i loro spostamenti in caso di allenamenti e trasferte per le gare, oltre a sostenere i costi dei collaboratori, per un totale di 31mila euro; per il progetto dell’ippoterapia la Fondazione mira a sostenere i costi delle lezioni e del tondino – la struttura coperta sotto cui svolgerle in caso di freddo e pioggia – , per un contributo triennale di oltre 139mila euro.

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