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Futuro Remoto 2019: in 15.000 a Città della Scienza durante i 4 giorni (VIDEO)

NAPOLI – Sono stati in 15.00 tra docenti, ragazzi, ricercatori e famiglie a partecipare alla 33esima edizione di Futuro Remoto Essere 4.0, interamente dedicata la tema della trasformazione tecnologica della società e dell’industria del futuro.

La manifestazione si è conclusa con l’originale conferenza spettacolo la Fisica sognante, un modo assolutamente nuovo di presentare la fisica al grande pubblico: attraverso la giocoleria. Sul palco infatti il professore – giocoliere-attore Federico Benuzzi ha affascinato ragazzi e adulti mettendo in evidenza i collegamenti tra fisica e giocoleria, alternando esibizioni tecniche spettacolari e coreografie a spiegazioni scientifiche immediate e leggere.

Anche quest’anno la festa della scienza di Futuro Remoto è stata una festa di tutti: ricercatori, docenti, scienziati e ragazzi, famiglie e appassionati hanno popolato gli spazi di Città della Scienza creando un’occasione unica di confronto diretto tra la ricerca e il grande pubblico.

I 9 temi dell’edizione 2019 – Aerospazio, Agrifood e Chimica Verde, Ambienti di Vita, Energia e Un Mare di Risorse, Fabbrica Intelligente, Design e Creatività e Made in Italy, Patrimonio culturale, Scienze della vita, Smart communities – sono stati affrontati nei modi più diversi e coinvolgenti: conferenze, workshop, dibattitti, dimostrazioni e una grande mostra, Essere 4.0 Expo, per comprendere le trasformazioni del presente e le prospettive di un futuro sempre più prossimo, che vedrà i robot affiancare il lavoro umano.

Il Presidente di Città della Scienza Prof. Riccardo Villari ha dichiarato: “Futuro Remoto continua e si rinnova, 33 anni rappresentano una lunga storia, che presuppone radici profonde. Città della Scienza è cresciuta intorno all’idea visionaria di Vittorio Silvestrini di Futuro Remoto, che è stato il primo festival della scienza. Oggi si rinnova quell’obiettivo e la mission di Città della scienza che è diffondere il sapere, la scienza e i suoi progressi, in un confronto in cui non esiste un soggetto passivo ed in cui il visitatore e lo studente si confrontano direttamente con lo scienziato e l’esperto in un percorso in cui tutti sono protagonisti e questo è molto stimolante”.

Futuro Remoto è stato realizzato grazie al contributo e al supporto della Regione Campania e con la co-organizzazione delle Università della Campania e in partnership con i centri di ricerca nazionali con le loro reti territoriali, tra cui l’INAF, l’INFN, il CNR, con il CEINGE e molti altri rappresentanti del mondo della cultura della scienza e dell’innovazione.

Ma Futuro Remoto 2019 non finisce qui: prosegue infatti con gli appuntamenti del programma Extra, prolungamento della manifestazione, tra cui la conferenza Il Genio Di Leonardo Per Un Futuro Brillante del Premio Nobel Gerard Mourou, il fisico francese vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2018, che il 30 novembre alle 18.00 incontrerà il pubblico presso il Planetario di Città della Scienza.

L’evento a cura di Città della Scienza e dell’Institut Français Italia, rientra nell’ambito del ciclo di incontri promossi dall’Insitut dal titolo “Mondo Macchina Mondo vivente”, volti ad approfondire il dialogo tra Francia e Italia sulle sfide del futuro, tra ingegneria, etica e società. In Extra rientra anche la mostra Essere 4.0 Expo che sarà visitabile fino al 12 gennaio. Una passeggiata interattiva tra le idee e le applicazioni dell’industria 4.0, che ne racconta i concetti chiave attraverso una raccolta di exhibit provenienti da centri di ricerca, industrie, laboratori.

Realizzata attraverso un percorso di progettazione partecipata che ha coinvolto, in 6 mesi di lavoro, oltre 15 istituti di ricerca e 80 ricercatrici e ricercatori, questa narrazione suggestiva vuole stimolare riflessioni e innescare approfondimenti su come l’industria 4.0 possa essere fatta di tecnologie “intorno” agli esseri umani, e non in sostituzione degli esseri umani. L’installazione è suddivisa in 5 percorsi, veri e propri sentieri, assumendo come metafora – anche espositiva – quella della “passeggiata nel bosco” per parlare di: Collaborazione, Integrazione, Efficienza, Corpo e Memoria.

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