CASTEL VOLTURNO – Il gioco da tavolo è “un potente mezzo per favorire l’inclusione e abbattere le barriere, sia fisiche che sociali”. Ne è convinta la Giochi Uniti, casa editrice partenopea leader del settore in Italia, che è tra le protagoniste di “Acqua in movimento”, l’iniziativa promossa tra gli altri da Regione Campania, Unicef, CONI e Comitato Paralimpico in occasione della “Giornata Internazionale per l’Integrazione delle Persone Diversamente Abili” (anche nota come Giornata internazionale delle persone con disabilità).
“Il gioco da tavolo – spiega il COO di Giochi Uniti Stefano De Carolis – è uno strumento inclusivo e orizzontale, in grado di mettere tutti sullo stesso piano. Non importa chi sei o quali siano le tue abilità fisiche: l’obiettivo è divertirsi insieme, superando le distanze. Attorno al tavolo siamo tutti uguali”.
In un momento storico in cui i giochi da tavolo stanno vivendo una seconda giovinezza, De Carolis evidenzia come questa tipologia di gioco si presti anche a favorire diverse forme di inclusività. “I giochi di destrezza, per esempio, consentono alle persone con disabilità agli arti inferiori di essere completamente coinvolte, mentre quelli più strategici permettono a chi ha disabilità agli arti superiori di brillare grazie all’intelletto e alla pianificazione, dimostrando che ciò che conta davvero è la mente ancor prima che il corpo”.
La missione di Giochi Uniti, ribadita in occasione dell’evento in programma il 3 dicembre all’Ecoparco del Mediterraneo di Castel Volturno, è dimostrare che il gioco è una risorsa universale, capace di creare connessioni autentiche, abbattendo pregiudizi e ostacoli. “Riteniamo che ogni partita rappresenti un’occasione per costruire ponti tra persone diverse, valorizzandone le potenzialità e celebrandone le unicità.”
“Sorpresi? In realtà no. Sono anni che, come operatori del settore, intercettiamo un sempre crescente interesse verso il gioco da tavolo e aspettavamo prima o poi che anche in Italia esplodesse. Oggi stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro lungo e appassionato svolto nell’attesa che quel desiderio di evasione dell’uomo dalle sue torri di solitudine digitali scoppiasse e si diffondesse con tale forza”. Questo il commento di Stefano De Carolis, strategist e COO di Giochi Uniti, agli articoli di stampa che parlano di un vero e proprio boom dei giochi da tavolo. Il settore, scrivono diversi giornali in queste ore, ha raggiunto un valore globale di circa 14 miliardi di dollari con previsioni di raddoppio entro il sei / otto anni.
“Da un lato – spiega De Carolis – c’è un’evoluzione del gioco da tavolo che solo ora sta venendo recepita dal grande pubblico, un’evoluzione che si traduce in dinamiche diverse e più veloci e coinvolgenti. Dall’altro c’è però il grande tema del giorno d’oggi che è quello della digitalizzazione, che da opportunità è diventata troppe volte sinonimo di mancanza. In un’epoca in cui il virtuale conquista sempre più spazio (spesso troppo) nella nostra quotidianità, il gioco da tavolo intercetta la nostra voglia di concreto, di reale che inconsciamente cerchiamo. Niente eguaglia la sensazione che si prova quando si lancia un dado e quando si sta bene insieme, da vicino”.
“Oggi più di ieri – continua il COO della nota casa editrice di titoli come Carcassone e Catan – abbiamo bisogno di contatto e di interazioni che ci restituiscano il senso di essere parte di una comunità, per sentirsi meno isolati. Il gioco da tavolo esaudisce questo desiderio ancestrale e diventa uno dei principali strumenti per rimettere in connessione gli uni con gli altri condividendo il tempo libero”.
In vista del Natale, insomma, il gioco da tavolo ritorna prepotentemente tra le migliori idee regalo. “Famiglie sempre più divise in cerca di punti di contatto, anche intergenerazionali, trovano nel gioco da tavolo un punto di connessione, che permette loro di condividere un momento di intrattenimento senza che nessuno debba sacrificare la qualità del proprio tempo libero a beneficio degli altri”, conclude De Carolis.