L’accensione del tradizionale “Fucarazzo” ha chiuso una dieci-giorni di festeggiamenti a Sant’Antonio Abate. Tra fede, musica e folklore, la cittadina abatese ha reso omaggio al Santo Patrono con un fitto calendario di eventi e spettacoli, collegati alla 47esima edizione della sagra della porchetta, ormai da quasi mezzo secolo un appuntamento fisso per la comunità abatese. Ieri sera il gran finale, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole elementari che hanno celebrato la tradizione contadina, attraverso la celebrazione del rito del fuoco con l’accensione di un piccolo falò, prima dello spettacolo pirotecnico e dell’accensione del “cippo”, il tradizionale “Fucarazzo ‘e Sant’Antuono”, che ha richiamato migliaia di persone a Sant’Antonio Abate.
“Stiamo provando a far riscoprire le tradizioni alle nuove generazioni – afferma Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate – e l’accensione del cippo è uno di quei momenti celebrativi, che però va oltre. Attraverso il cippo proviamo a riscoprirci nella nostra storia, nelle nostre tradizioni, nella nostra cultura e nella fede. La nostra volontà è lasciare una visione diversa alle nuove generazioni: partire da ciò che eravamo per riscoprirci in quello che siamo, così da decidere di restare in questo territorio, crescendo insieme e condividendo un senso comunitario sempre più forte”.