NAPOLI – Il distretto tecnologico STRESS  è stato individuato tra i soggetti Italiani coinvolti nella rete dei Built4People Innovation Clusters (B4PIC), il partenariato Europeo promosso dalla Piattaforma Tecnologica Europea per le Costruzioni (ECTP) e dal Green Building Council (GBC) in collaborazione con la Commissione Europea (CE).

Fra le diverse missioni del partenariato c’è anche quella di co-programmare i finanziamenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione per l’ambiente costruito, garantendo che vengano investiti in progetti che supportino una trasformazione sostenibile e incentrata sulle persone del settore delle costruzioni in Europa.

I primi Cluster Italiani che sono stati ammessi al network sono il distretto tecnologico  STRESS Scarl e Clust-ER BUILD (Emilia Romagna). Il distretto tecnologico Stress è l’unico a rappresentare il Mezzogiorno.

 

La rete di cluster di innovazione Built4People opera per mettere in contatto gli innovatori e la più ampia catena del valore a scala europea. Il suo obiettivo principale è quello di accelerare la diffusione e la scalabilità di nuove soluzioni e innovazioni sostenibili nel settore dell’ambiente costruito. I cluster possono contribuire ad aprire nuovi mercati per prodotti e servizi e a promuovere approcci collaborativi per superare le barriere del mercato.

Il distretto Stress lo scorso 23 settembre, a Bruxelles, ha firmato il documento con cui si impegna a supportare l’iniziativa Built4People.

“Siamo orgogliosi di essere stati riconosciuti   soggetto idoneo, insieme ad altre tre realtà italiane per aderire al network degli Innovation Cluster  a livello europeo – afferma il presidente di Stress Ennio Rubino– Riteniamo questo riconoscimento una tappa importante di un percorso avviato da tempo con la nostra massiccia partecipazione a   iniziative di innovazione industriale coordinate direttamente e dalla Commissione tramite i progetti Horizon. Siamo gli unici a rappresentare il mezzogiorno nel nostro settore in questo network: l’innovazione per un ambiente costruito sostenibile. Questo riconoscimento inoltre certifica che siamo in sintonia con le linee tracciate dal famoso documento Draghi sulla competitività europea che rimarca la necessità di incrementare la partecipazione degli stati membri alle iniziative gestite e coordinate a livello europeo come gli Horizon, nella prospettiva di  un congruo aumento della loro dotazione finanziaria rispetto a quella attuale. La frammentazione delle iniziative di innovazione gestite a livello dei singoli stati membri è uno dei fattori di perdita di competitività del nostro continente”

 

 

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