Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

L’importanza dei post-it nell’era tecnologica!

NAPOLI (Di Anna Calì) – I post-it, quei bigliettini colorati che erano sempre lì sulla porta del frigorifero o sullo schermo del pc, pronti a ricordarci un appuntamento o cosa dover comprare quando andavi a fare la spesa e, guai se lasciavi la finestra aperta. Bastava un soffio di vento e quel poco di colla che erano presente nel retro, era capace di staccarsi e così, vedevi sotto i tuoi occhi quel foglietto volare via.

Eppure, nell’era tecnologica in cui viviamo, caratterizzata da dispositivi digitali sempre più avanzati e applicazioni che promettono di migliorare la nostra produttività, i post-it sembrano appartenere a un’epoca passata.

Tuttavia, questi piccoli foglietti adesivi continuano a giocare un ruolo sorprendentemente significativo nelle nostre vite quotidiane, sia nel contesto lavorativo che personale.

Ma perché, nonostante l’invasione della tecnologia, i post-it rimangono così rilevanti?

Uno dei principali vantaggi dei post-it è la loro natura fisica.

Mentre le applicazioni digitali per prendere appunti possono essere facilmente dimenticate dietro la schermata di un computer o tra le notifiche di uno smartphone, un post-it attaccato sullo schermo del computer, sul frigorifero o sulla scrivania è sempre in vista.

Questa visibilità costante aiuta a mantenere l’attenzione su compiti importanti, promemoria o idee creative.

L’uso dei post-it non richiede competenze tecniche o la necessità di imparare nuove applicazioni.

Chiunque può afferrare un foglietto, scriverci sopra un pensiero e attaccarlo dov’è più utile. Questa semplicità rende i post-it accessibili a persone di tutte le età e abilità, a differenza di molte soluzioni digitali che possono avere una curva di apprendimento.

Ma essi sono anche strumenti potenti per il brainstorming e la pianificazione creativa. Possono essere facilmente spostati, riorganizzati e raggruppati, permettendo una flessibilità che molte applicazioni digitali non riescono a offrire, pensate che il più delle volte i post-it vengono utilizzati anche a chi deve condurre un’indagine e sulla lavagna ci posiziona proprio questi foglietti gialli che gli serviranno per tenere tutto sotto controllo.

Con l’aumento della dipendenza dalla tecnologia, molte persone stanno sperimentando una forma di stress nota come “tech stress”.

Passare troppo tempo davanti agli schermi può portare a problemi di salute come affaticamento degli occhi, disturbi del sonno e ansia.

Utilizzare i post-it come parte del proprio sistema di gestione delle informazioni può aiutare a ridurre il tempo trascorso online e a diminuire il carico cognitivo associato all’uso continuo di dispositivi digitali.

Un aspetto psicologico non trascurabile è la soddisfazione che si prova nel completare un compito e spuntarlo dalla lista.

I post-it offrono una gratificazione immediata: staccare un post-it completato e buttarlo via può fornire una sensazione tangibile di progresso e realizzazione, che spesso manca nelle applicazioni digitali.

Infine, i post-it offrono un livello di personalizzazione che le soluzioni digitali non possono replicare.

La scelta dei colori, il modo in cui sono scritti e disposti, e la loro presenza fisica possono riflettere la personalità e lo stile di lavoro dell’individuo. Insomma, non soltanto una vera e propria necessità ma anche un passatempo per chi ama il mondo della cartoleria ed è sempre alla ricerca di un post-it “diverso” nella forma.

Nonostante l’era tecnologica in cui siamo immersi, i post-it continuano a dimostrarsi strumenti insostituibili.

I post-it non sono semplicemente un anacronismo; sono un esempio di come strumenti semplici e tangibili possano coesistere con la tecnologia avanzata, arricchendo il nostro modo di lavorare e vivere.

Essi però, non servono soltanto per appuntare cose, frasi o ricordare gli impegni che abbiamo. No, bensì, possono essere utilizzati anche per fare delle dediche d’amore, perché non esiste niente di più bello di poter ricevere una frase d’amore scritta ancora a mano anziché mediante uno schermo e parole digitate da un computer.

Ed è proprio di post-it che si occupa un ragazzo napoletano, Marco che ha creato una pagina Instagram chiamata: “Napoli post – it”, per l’appunto.

Un profilo social nato per caso e che ogni giorno decide di dedicare parole d’amore ma anche d’affetto e di incoraggiamento a chi lo segue.

E come poteva non nascere a Napoli questa idea? Visto che Napoli è la Regina non soltanto delle idee, ma del sentimento dell’amore, a spiegarci questo e non soltanto sarà proprio lui, il titolare della pagina Instagram.

Salve napoli_post_it, la conosciamo grazie al suo profilo social su Instagram. Può parlaci un po’ di lei e come nasce l’idea della pagina?

“Per prima cosa la ringrazio per questa intervista, è la prima volta per me che vengo intervistato come creatore e possessore della pagina Napoli Post-it. Mi presento, mi chiamo Marco. L’idea nasce una notte, era un sabato sera ai baretti zona San Pasquale a Chiaia, ero lì a scrivere frasi per regalarli ad alcune ragazze sedute al tavolo accanto al mio per strapparle un sorriso, siccome funzionò decisi di aprire questa pagina e chiamarla Napoli_Post_it”

Il post-it, ormai è caduto un po’ in disuso a causa di questa epoca così tecnologica e iper – connessa. Cosa pensa al tal proposito e quanto la tecnologia può fare del bene?

“Io amo molto la semplicità, per me un semplice biglietto vale molto di più di molti messaggi su Whatsapp, anche perché un semplice bigliettino è molto romantico e puoi portarlo sempre con te. Per quanto riguarda la tecnologia moderna credo che abbiamo raggiunto un grande traguardo, oggigiorno un semplice smartphone può salvarci la vita e può aiutarci in qualsiasi situazione ma non dobbiamo mai sostituirlo con il contatto umano”.

Quanto lavoro c’è dietro alla creazione di un post su Instagram e da cosa prende spunto?

“Per ogni post-it da pubblicare, prendo spunto da ciò che mi succede durante la giornata, storie d’amore passate e a volte mi aiuto ascoltando la musica per “rubare” qualche frase dalle canzoni. Non c’è tanto lavoro dietro le ho detto prima la tecnologia ha raggiunto ottimi traguardo”.

Qual è il post-it a cui tiene di più e per quale motivo?

“Li amo tutti, sono come figli per me e i figli sono tutti uguali. Ogni bigliettino mi ha regalato un’emozione nel condividerlo”.

Ogni frase viene accompagnata sempre da una fotografia, dove il più delle volte il soggetto è Napoli. In base a cosa sceglie il posto dove poter fotografare e qual è il suo posto preferito della città partenopea?

“Ogni angolo di Napoli è romantico per me, io amo Napoli, ogni quartiere ha molto da raccontare se solo pensiamo a quanta storia c’è in questa città. Hans Andersen disse: “Quando sarò morto, tornerò a Napoli a fare il fantasma perché qui la notte è indicibilmente bella.”

La maggior parte dei contenuti hanno al centro la tematica dell’amore: un amore del passato o chi sogna invece l’amore. Perché secondo lei, oggigiorno è diventato così difficile poter trovare la “persona giusta” e soprattutto, perché si è così scettici nei confronti di tale sentimento?

“Ho sempre parlato d’amore, molti dei miei post-it raccontano una mia storia passata che non ho mai dimenticato. Per quanto riguarda la “persona giusta” credo che la colpa sia molta dei social, oggigiorno siamo sempre online e ci stiamo perdendo la vita reale. Secondo me prima dei social le persone si sceglievano per amore oggi si scelgono per convenienza e questo non è amore. L’amore è costruire insieme, crescere insieme, esserci, l’amore è sacrificio!”

Napoli è una città romantica e passionale al tempo stesso, si ipotizza che a Napoli innamorarsi sia una magia. È dello stesso parere anche lei? E secondo lei perché innamorarsi a Napoli è differente da come si innamora a Firenze o a Roma?

“Nell’aria di Napoli c’è un qualcosa di straordinario che qualsiasi cosa fai rende tutto più bello. Innamorarsi a Napoli non è difficile, immagini due innamorati, una pizza nel cartone e guardare il golfo da Posillipo. Se non è magia questa mi dica lei cos’è!? ”

Quanto tempo dedica alle creazioni dei post-it? E cos’altro fa nella vita?

“Per creare un post – it ci impiego 15/30 minuti, per scegliere il posto dove fotografarlo e ovviamente scrivere qualcosa che mi passa per la mente. Per quanto riguarda il lavoro la mattina sono impegnato nel negozio di famiglia, una salumeria e la sera lavoro come rider per glovo. Ma il mio lavoro resta il teatro, io sono un attore teatrale. Ho fatto molti spettacoli con tantissimi artisti napoletani”.

Da poco è sorta la collaborazione con il cantante neomelodico Daniele Bianco, ci racconta un po’ com’è nata e se ci sono altre collaborazioni all’orizzonte?

“La collaborazione con Daniele Bianco nacque una sera, lo contattai dicendo: Daniè ‘a vulimme scrivere ‘na canzona? E lì iniziò tutto questo grande progetto, che mi ha emozionato tantissimo, si c’è la voglia di continuare a scrivere testi un altro è già in cantiere”.

Da quando ha intrapreso questo progetto, qual è stata l’emozione più grande e cos’è la cosa che ricorda sempre con piacere?

“L’emozione più grande è stata vedere un mio post-it in diretta tv al tg5 delle ore 20:00, ricordo perfettamente che iniziarono a contattarmi tantissimi miei follower dicendo il tg5 ha mandato in onda un tuo post-it! Rimasi di stucco dissi: Uaaa c’aggio cumbinato! Un’altra cosa che ricordo con piacere una coppia di fidanzati, fuori un bar mentre scrivevo alcuni post-it vennero da me e dissero: “Grazie a questi bigliettini noi ci siamo innamorati, una notte a Mergellina ne trovammo tanti e lui li prese tutti per farmeli attaccare nella mia camera.” Mi emozionai tantissimo.”

Sulla pagina IG c’è la possibilità di poter avviare con lei una collaborazione. In cosa consiste?

“Diciamo che molte pagine fanno le collaborazioni e pubblicano i post in condivisione, la mia porta è sempre aperta a chiunque parli d’amore. L’amore è l’unica ragione per cui vale la pena vivere”.

Ha in mente altri progetti? Altri post – it?

“Ho in mente tante cose, ma le scoprirete solo seguendo Napoli Post-it! Grazie per questa bellissima intervista sei una persona speciale Annarè”.

E allora, se potete: utilizzate più post-it, che danno ancora l’idea di un qualcosa di romantico!

Exit mobile version