SORRENTO – “I giovani propongono di educare la cittadinanza alla sostenibilità e alle attività marine. Dunque chiedono che l’educazione ambientale entri in tutte le scuole d’Europa. Questa sarà una delle idee che proporremo nella pubblicazione EUth Pages For Future che sarà messa a disposizione dell’Unione Europea”. Lo ha affermato pochi minuti fa Elisabetta De Simone, anni 29, nominata dalla Fondazione GaragErasmus, Ambasciatrice del Progetto EUth Pages For Future co-finanziato dall’Unione Europea.
Elisabetta, nell’ambito degli eventi della quinta edizione del BookSophia Festival della Classicità, in corso a Capo di Sorrento, ha da poco concluso il Laboratorio delle Idee con la partecipazione di giovani italiani e stranieri.
“Abbiamo voluto ascoltare i giovani su tematiche che a loro stanno a cuore come la salvaguardia della flora marina – ha continuato la De Simone – e della fauna tramite la tutela della Posidonia e le idee che sono venute fuori sono appunto quelle che aiuteranno in futuro a capire cosa si può fare per sensibilizzare la popolazione”.
I volontari dell’European Solidarity Corps del project M.A.R.E. curato dall’Area Marina Protetta di Punta Campanella, attuato all’epoca sotto la direzione di Antonino Miccio, figura di rilievo nel settore delle Aree Marine Protette Italiane e già direttore dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella” attraverso simulazioni di impatto, nell’Auditorium “Antonino e Bianca Acampora” di Capo di Sorrento, hanno fatto comprendere ai ragazzi presenti, quanto fosse importante la tutela del sistema marino.
“Bisogna educare i giovani – ha affermato Gabriella dalla Francia – per salvare la Posidonia. E’ importante conservare il nostro Pianeta Terra”.
Ed ancora “Voglio trasmettere– ha affermato Mafalda dal Portogallo – un messaggio chiaro: abbiamo un solo Pianeta e se non pensiamo ora a salvarlo dopo sarà troppo tardi”.
E Christian proviene dalla Spagna: “Dobbiamo tutti prestare attenzione al Pianeta perché, ne abbiamo uno solo ed è la casa che abitiamo”.
Ed Elsa dalla Lettonia : “Forse Massa Lubrense è un posto piccolo ma molto importante perché c’è biodiversità, abbiamo il mare, abbiamo la montagna e alla fine se ognuno di noi dovesse fare qualcosa di piccolo riusciremo tutti insieme a fare invece una grande cosa per il Pianeta”.
E Ciro Manfredonia invece arriva da Vico Equense. “Chiediamo ascolto. Ascoltate i giovani – ha dichiarato Ciro – e mettiamo in campo un impegno globale per la Terra”.
“La Posidonia sta soffrendo l’invasione di specie esotiche. Le praterie di piante marine come la Posidonia sono assimilabili alle foreste tropicali e dunque hanno dei ruoli molto importanti simili a quelli delle foreste in superficie – ha dichiarato Miriam Ruocco ricercatrice presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, premiata presso l’Accademia Nazionale delle Scienze durante la ricorrenza dei cento anni della genomica – anche perché agiscono attivamente nella mitigazione del cambio climatico sequestrando anidride carbonica e sono fondamentali anche per la produzione di ossigeno. Le praterie di Posidonia rappresentano hot spot di biodiversità e vanno a proteggere specie marine importanti. Inoltre sono essenziali anche nella conservazione delle coste proteggendole dall’erosione costiera”.
Dunque Massa Lubrense guarda al Mondo grazie al Festival della Classicità che piace ed è di richiamo.
“Come Amministrazione comunale siamo orgogliosi che dall’Archeoclub D’Italia di Massa Lubrense sia nata questa importante iniziativa: il primo Festival della Classicità e ne abbiamo condiviso le finalità. E’ un evento che prevede il coinvolgimento di tutti gli studenti della penisola sorrentina – ha affermato Giovanna Staiano, Vice Sindaco di Massa Lubrense – affinché però possano divenire protagonisti attivi di un progetto basato sulla diffusione di temi importanti come quello della cultura, della legalità, del rispetto per l’ambiente e soprattutto il nostro obiettivo, con Archeoclub D’Italia, è quello di incuriosire i ragazzi perché la curiosità rimane la nostra più grande compagna di vita. Dobbiamo lavorare sulle nuove generazioni e devo riconoscere che noi abbiamo tantissimi giovani che stanno partecipando in modo attivo ed entusiasta a questa iniziativa. Massa Lubrense c’è, ci crede e ci crederà sempre affinché la cultura possa diffondersi sempre di più tra le nuove generazioni”.
E durante il Laboratorio delle Idee, i volontari dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella” hanno dato la possibilità ai ragazzi di creare praterie di Posidonie con i loro corpi, simulando tutte quelle azioni messe in campo dall’uomo che mettono a rischio la Posidonia e l’ecosistema marino.
“I nostri volontari giocando con gli studenti hanno cercato di lanciare un messaggio sulla tutela della Posidonia. Hanno con i loro corpi creato gruppi di Posidonia e vissuto le minacce provenienti dalle ancore – ha affermato Lucio Cacace, Presidente dell’Area Marina Protetta “Punta Campanella”, presente al BookSophia Festival – dai rifiuti, facendo capire cosa danneggia la Posidonia. Con i volontari del progetto M.A.R.E. facciamo diverse attività di sensibilizzazione con il nostro Centro di Educazione Ambientale e ci siamo avvicinati alla cittadinanza con Info Point in borghi marinari interagendo con le famiglie. Dunque con un approccio semplice e divertente cerchiamo di lanciare messaggi importanti”.
Archeologia e natura non saranno più visioni separate: al via convenzione tra Archeoclub D’Italia e Area Marina Protetta “Punta Campanella”.
“BookSophia rappresenta un incubatore di ricerca e di quelli che sono o possono essere gli interessi di giovani. Stipuliamo una convenzione con l’Area Marina Protetta “Punta Campanella” e Marenostrum di Archeoclub D’Italia – ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – per sviluppare progetti comuni nell’ambito del PNRR. Ad esempio faremo campi studio, campi di ricerca per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere le aree costiere, nello specifico quelle sommerse con le loro bellezze nell’ambito archeologico e geologico”.
E la parola ambiente è concetto che viene dal mondo antico, ha storia ed importanza!
“L’ambiente è già un concetto filosofico che viene dal mondo antico – ha affermato Domenico Palumbo, Direttore di BookSophia Festival della Classicità – e dobbiamo porci un interrogativo che in questo momento è attualissimo: come intendiamo non solo salvaguardare ma anche proteggerlo e anche capire l’importanza dell’ambiente che ci circonda? Proprio perché l’ambiente non è solo fatto di alberi, giardini, verde da proteggere o la risorsa mare della quale tanto si parla. L’ambiente è piuttosto è il complesso che mette in rete l’elemento verde, l’elemento mare con l’elemento città. Ecco che la parola chiave “ambiente” è già nel Festival quando si pone il problema di recuperare degli spazi di confronto all’interno della città, di proporre delle strategie di tutela della risorsa mare perché al mare Massa Lubrense e la penisola sorrentina sono legate, perché la classicità è quella del Mediterraneo ma è anche legata alla nuova idea di urbanizzazione e di tutela ambientale che è sull’agenda dei grandi del Mondo . Ecco perché BookSophia si interroga sulle stesse questioni delicatissime sulla salvaguardia della Terra ed ecco che la classicità ha ancora qualcosa da dire. I nostri ragazzi devono sapere che tutte le informazioni, tutte le domande che escono durante BookSophia sono attualissime. In una parola che è contemporaneità abbiamo : ambiente, mare città, umanità. Parole che sono sull’agenda dei grandi della Terra, sui quotidiani, sono ovunque, sono su internet e loro, i ragazzi le leggono”.
Ma cosa è BookSophia Festival?
“Una parola inglese “Book” ed un’altra che deriva dal mondo classico “Sophia” perché l’intenzione è quella di fare in modo che l’eredità classica possa guardare alla contemporaneità e spingersi al futuro con i ragazzi delle scuole. BookSophia è un percorso formativo, non è un Festival o semplice conferenza ma è la costruzione di un percorso di formazione fatto con scuole – ha concluso Palumbo – docenti, ragazzi affinché i giovani possano poi interloquire con il relatore avendo poi anche uno spazio di confronto per creare e sviluppare idee. Il titolo è particolarmente significativo perché il sapere (Sophia) del mondo antico guarda alla contemporaneità, che parla inglese (Book). Al suo interno si svolgono conferenze universitarie, incontri fruibili al grande pubblico, appuntamenti totalmente in lingua e laboratori. Un meraviglioso progetto che si avvale del Patrocinio del Miur, del contributo del Comune di Massa Lubrense perché Massa Lubrense rappresenta al meglio la Classicità: Terra delle Sirene, sede del famosissimo Athenaion di omerica memoria, tappa del Grand Tour ottocentesco, Massa Lubrense è il luogo più idoneo per parlare di storia e di storie: i posti, le pietre, i mestieri, le atmosfere, le stradine e le frazioni tutte favoriscono l’incontro. BookSophia Festival della Classicità nasce con l’Archeoclub di Massa Lubrense, guidato dal presidente Stefano Ruocco. il pieno sostegno dell’Archeoclub d’Italia Nazionale che quest’anno ha festeggiato i 50 anni di vita e del Comune di Massa Lubrense”.