NAPOLI (di Federica Colucci)- Il carnevale, a Napoli, ha il sapore della speranza, del riscatto e del risveglio culturale: l’ultima domenica di febbraio ritorna l’appuntamento lanciato dal Gridas
(Gruppo RISveglio DAl Sonno) che da trentacinque anni scrive la storia del Carnevale Sociale a Scampia. Fondata da Felice Pignataro nel 1981, il Gridas è un punto di riferimento culturale per le tante realtà attive nel quartiere e nel resto della Città, la cui filosofia è quella di aiutare le persone a prendere consapevolezza di sé attraverso la partecipazione attiva alla vita collettiva: l’obiettivo è dare colore ad un quartiere che sembrava essere disegnato solo in bianco e nero.Questo Carnevale è un evento storico, sociale e culturale: un corteo di suoni, colori, risate e maschere, che anima il territorio per svelare e mostrare le innumerevoli sfumature dell’animo ribelle e resistente dei napoletani che, indefessi, raccontano l’altra faccia delle cose e della realtà.Il tema di quest’anno, “Equi-Libri tra Equilibristi ed Equilibrismi” nasce dalla profonda esigenza di rovesciare stereotipi mortificanti associati ad un quartiere etichettato come degradato e degradante, abbandonato, desolato, escluso. Le centinaia di persone che hanno preso parte alla manifestazione, fra cui anche il primo cittadino Luigi de Magistris, hanno voluto raccontare una realtà viva e partecipe, culturalmente e socialmente attiva, espressione di una comunità autentica che lotta ogni giorno per la legalità e il riscatto del territorio.Dopo un percorso di circa quattro kilometri, fra lotti e strade, il corteo si raccoglie per un immaginifico rituale: i simboli delle negatività e dei mali della società vengono bruciati con un falò. Scampia, oggi, lambisce l’intera città con il suo messaggio di speranza e positività.