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Inglese, nel 2016 studiato per lavoro e cultura personale. A Napoli bomm di corsi!

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NAPOLI – Gli italiani studiano l’inglese soprattutto per lavoro ma, nel 2016, è cresciuta significativamente la percentuale di chi lo ha fatto per cultura personale. Questo è ciò che emerge dall’annuale report sullo studio dell’inglese svolto da My English School, la scuola che attraverso l’originale metodo “MySmart English” ha innovato l’insegnamento della lingua inglese in Italia.

Dallo studio risulta che nel 2016, su un campione di 5700 persone iscritte ad un corso di inglese presso MyES, il 38% ha preso lezioni principalmente per scopi professionali, segno che il miglioramento della posizione lavorativa passa anche attraverso lo studio delle lingue. In più, se a questo dato si somma quello relativo a chi studia l’inglese per migliorare il curriculum (14%), si arriva al 52% del campione totale che studia una seconda lingua allo scopo di incrementare le occasioni professionali. Rispetto al report 2015 si tratta di una crescita di ben 10 punti percentuale: si è passati in un anno dal 42% al 52%, un dato sostenuto principalmente da chi si è iscritto per migliorare il CV (percentuale quasi raddoppiata, dall’8% al 14%).Cresce, rispetto al 2015, anche il numero di chi si è iscritto ad un corso di inglese per motivazioni legate allo studio (dall’11% al 17%), segnale forse indicativo di una situazione di difficoltà delle scuole italiane che stentano a preparare adeguatamente gli studenti dal punto di vista linguistico in vista del loro ingresso sul mercato del lavoro. Non è un caso, infatti, che il 27% degli iscritti ad un corso di inglese a livello nazionale sia uno studente di scuola superiore, universitario o frequentante un corso di post-formazione.Ma la vera sorpresa del 2016 è l’impennata del dato relativo a chi desidera seguire lezioni di inglese per cultura personale: nel 2014 solo il 14% studiava l’inglese con questo obiettivo; nel 2015, invece, il dato era drammaticamente calato all’8%; nel 2016 è tornato a salire fino a raggiungere il 25%.E se l’inglese è studiato da chi desidera acquisire strumenti essenziali per capire il mondo e la realtà sempre più complessa che ci circonda, dal suo studio non può esimersi anche chi desidera viaggiare all’estero in autonomia e conoscere nuove culture: il dato rimane invariato rispetto al 2015 e si mantiene stabile sul 5%.Senza dimenticare l’1% degli intervistati che studia inglese poiché desideroso di farsi nuovi amici e conoscere persone.Infine, a livello di genere, è da segnalare che, nel 2016, il 52% di chi ha frequentato un corso di inglese era donna e ha preso lezioni di lingua per i motivi più svariati: si va dal desiderio di migliorare il proprio CV alla voglia di conoscere nuove persone, passando per le necessità legate allo studio o professionali. In 12 città su 15 prese in esame, le studentesse donne si sono rivelate essere di più rispetto agli studenti uomini.I dati raccolti presso la scuola MyES di via Santa Brigida 46 a Napoli mostrano una situazione di sostanziale corrispondenza con quella emersa a livello nazionale: il 36% degli intervistati ha frequentato un corso per motivi professionali, il 35% lo ha fatto per cultura personale e il 18% per migliorare il CV. Tuttavia, diversamente dalla media nazionale, nella sede napoletana gli iscritti uomini prevalgono sulle iscritte donne: i primi sono il 60% mentre le seconde il 40%.

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