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Napoli, interesse e partecipazione per il convegno sul centro storico. “Il cambiamento va governato”

Grande interesse e forte partecipazione a Napoli per il convegno dal titolo “Governare il Cambiamento – Identità e futuro del centro storico di Napoli”, andato in scena sabato 16 novembre, presso la Sala del Mandato dei Pellegrini, in via Portamedina 41. Dopo il saluto del Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, Giovanni Cacace, e la relazione introduttiva di Pasquale Belfiore Presidente della Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città, hanno dibattito sul futuro del centro storico di Napoli autorevoli ed esimi personaggi: Alessandro Castagnaro, Presidente CTS Piano di gestione Unesco, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente Unione Industriali di Napoli, Massimo Di Porzio, Presidente Confcommercio Napoli, mentre in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Napoli sono intervenuti Laura Lieto, Vicesindaco e assessore all’Urbanistica, e il primo cittadino Gaetano Manfredi, che ha concluso i lavori. Al dibattito, condotto da Ottavio Ragone, Redattore capo la Repubblica, hanno contribuito pure rappresentanti di associazioni e imprese impegnate nella valorizzazione del patrimonio storico artistico della città.

Queste le parole del Primicerio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, Giovanni Cacace: “È per noi un piacere, ma anche un dovere, organizzare eventi di questa rilevanza. E vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte al convegno. Un grazie anche al sindaco Manfredi e all’assessore Lieto per la loro importante e autorevole presenza”. Cacace ha poi aggiunto: “Con la nostra azione solidale, culturale, civica e religiosa operiamo quotidianamente all’interno del centro storico di Napoli, un patrimonio di valore inestimabile che merita un rilancio adeguato alle sue immense potenzialità. Questo convegno ci ha permesso di riunire istituzioni, cittadini, associazioni e rappresentanti delle categorie professionali per analizzare la situazione e formulare proposte concrete per lo sviluppo sostenibile del centro storico, un bene – ci preme ricordarlo – che è anche riconosciuto come sito UNESCO. Serve una condivisione di intenti, un impegno collettivo e una visione complessiva capace di coniugare tutela e innovazione, salvaguardia della storia e approccio sostenibile alle nuove opportunità che questo territorio offre. Per questo è necessario avere il coraggio di governare il cambiamento, orientandolo verso una reale valorizzazione e rigenerazione del nostro patrimonio storico e culturale. Solo così potremo dare un futuro vero dignitoso al cuore pulsante di Napoli”, ha concluso Cacace.

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