NAPOLI – Napoli fa un passo avanti decisivo in direzione della smart-city futura. Nasce Amicar sharing il primo servizio cittadino di car-sharing elettrico che integra il trasporto pubblico e quello dei taxi e offre una valida alternativa all’uso dell’auto privata. Il servizio è promosso dal gruppo di imprese sociali Gesco, che lo rilancia estendendolo in tutta la città dopo una prima sperimentazione durata circa un anno.
Con l’esperienza accumulata e le risposte fornite in termini di servizi e di sviluppo tecnologico, Gesco con Amicar sharing risponde alla domanda di mobilità intelligente e innovativa che la città ha espresso. E lo fa con l’intento di allineare Napoli alle principali città europee, anche con una campagna di comunicazione che punta a ribaltare in chiave ironica alcuni luoghi comuni, affinché il concetto di sostenibilità venga assorbito e diventi parti integrante dell’immaginario collettivo.
Inoltre Amicar sharing risponde alle nuove e diverse esigenze di mobilità imposte dal rischio Coronavirus e, allo stesso tempo, offre la possibilità di disincentivare l’uso dell’auto privata per evitare l’inquinamento e il congestionamento del traffico.
Così Amicar sharing si propone come un sistema di trasporto ecologico, sicuro, comodo, sociale.
Tutte le novità del nuovo sistema Amicar sharing saranno illustrate mercoledì 10 giugno 2020 alle ore 11 in una conferenza stampa all’aperto, in piazza del Gesù (di fronte alla chiesa del Gesù, lato ufficio del turismo). Alla conferenza stampa sarà presente l’artista Marisa Laurito come madrina dell’iniziativa e interverranno il presidente di Gesco Sergio D’Angelo, il presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo, il direttore creativo della campagna di comunicazione Antonello Colaps dell’agenzia Dopolavoro e lo sviluppatore della piattaforma di sharing Mario Cuollo Conforti della società Be Smart.
Amicar sharing ha la collaborazione di EAV, Peugeot Auto Uno, Be Smart, Radio Kiss Kiss, Napoliclick, ANM, Teatro Trianon Viviani e Ordine dei Giornalisti della Campania.