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Nasce una nuova sede dell’Archeoclub d’Italia a Salerno

SALERNO – “Nascono le sedi Archeoclub D’Italia sede di Salerno, Postiglione – Alburni e Lauria – Valle del Mercure. Questo è un altro risultato importante ottenuto da Archeoclub D’Italia che aumenta sedi e soci anche ai suoi progetti innovativi di recupero e di promozione come quello della Strada Regia delle Calabrie. Ma le iniziative targate Archeoclub d’Italia saranno tante come il prossimo Press Tour a bordo della MareNostrum Dike, un Press Tour anche nel cuore della Strada Regia delle Calabrie, ma avremo anche Di Borgo in Borgo o ancora Chiese Aperte che nel 2025 vedrà molteplici eventi nell’anno del Giubileo”.  Lo ha annunciato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia, durante la Borsa Mediterranea dei Turismo Archeologico a Paestum.

Strada Regia delle Calabrie ricca di chiese, basiliche, itinerari anche religiosi ed inclusivi.

“Ci sono voluti 8 anni di ricerche fatte sul campo, anche a piedi, incrociando i dati con lo studio delle cartografie antiche, storiche e alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo non solo ricostruito l’antica starda che collegava Napoli a Reggio Calabria, con alcuni tratti che oggi sono in piena vegetazione,tratti che incontrano anche parte della consolare romana Via Popilia. Quanto abbiamo ritrovato è un qualcosa di straordinario. Abbiamo anche firmato 45 protocolli d’intesa con tutti i comuni che sono sul percorso da Napoli a Castrovillari. La Strada Regia delle Calabrie è così diventata una “Community”, che raggruppa Enti locali, associazioni, imprenditori e semplici cittadini, in un processo virtuoso che punta a offrire nuove possibilità di sviluppo sostenibile in aree difficili, soggette a forte spopolamento, ma dalla forte identità storica e culturale. Ben 2200 anni di storia, 260 chilometri, 8 anni di studio, 45 città e piccoli borghi, 15 paesi sedi delle antiche stazioni di posta, 5 siti Unesco, 3 Regioni, 4 Province, 3 Parchi Nazionali ed ancora 40 tra taverne ottocentesche, stazioni postali di un tempo, grandi opere di ingegneria romana e borbonica come gli splendidi ponti, basiliche, chiese, siti religiosi, siti archeologici, musei di scienze naturali e geo – scienze, grotte come Pertosa, luoghi ipogei.  Tutto questo è “La Strada Regia delle Calabrie”,  ambizioso progetto di Archeoclub d’Italia per la promozione culturale – ha affermato Luca Esposito, Referente Progetto di Promozione dei Borghi della Strada Regia delle Calabrie per Archeoclub D’Italia Nazionale – sociale e turistica di un itinerario storico del Sud Italia! La Strada Regia delle Calabrie è un’antica via di comunicazione che univa le città di Napoli e Reggio Calabria. Era la più lunga e importante via di comunicazione terrestre dell’Italia meridionale, che ricalca in gran parte il tracciato della più antica strada di epoca romana nota come “via Popilia” o “Capua-Regium”. L’abbiamo riportata alla ritrovandone tratti storici in piena vegetazione, ma anche Epitaffi di fine ‘700. Ora il progetto è attenzionato dal Ministero del Turismo e dalla Regione Campania”.

Una Strada piena di borghi meravigliosi!

“A Montesano sulla Marcellana stiamo credendo molto nella promozione territoriale. Nel 2024 il nostro borgo ha occupato a livello nazionale il quinto posto nel concorso il Borgo dei Borghi con Rai Tre Nazionale  – ha dichiarato Nicola Auria, Assessore al PNRR, Politiche del Lavoro e delle Politiche Energetiche del Comune di Montesano sulla Marcellana – nell’ambito della trasmissione Alle Falde del Kilimangiaro. Questo risultato ha portato subito grandi effetti sulla presenza turistica nel nostro borgo e grandi benefici. E’ un asset della nostra Amministrazione quello della promozione territoriale anche perchè abbiamo un territorio meraviglioso di 110 km quadrati con 1000 metri di escursione altimetrica con una varietà di paesaggi che è possibile incontrare. Negli ultimi anni siamo riusciti a formalizzare una convenzione con la Diocesi di Policastro per fruire della bellezza che è possibile vedere dalle giglie del Duomo di Sant’Anna che è in zona altamente panoramica, al fine di godere della vista su tutto il Vallo di Diano, nel Parco Nazionale di Cilento e Vallo di Diano”.

La Strada Regia delle Calabria crea rete, mette insieme 45 borghi!

“La Strada Regia delle Calabrie è un importante volano di sviluppo per il territorio perchè unisce tutti i comuni che hanno una serie di risorse che devono essere messe a sistema. Il fatto che la Strada Regia metta insieme 45 comuni e tre regioni diverse è un grande valore aggiunto – ha dichiarato Antonio Caggiano, sindaco di Auletta –  che riesce a dare a tutto il territorio e ai singoli comuni. Noi, ad esempio come comune di Auletta abbiamo le Grotte dell’Angelo di Auletta e Pertosa che rappresentano un bene storico – naturalistico molto importante. Abbiamo scoperto anche grotte che appartengono ad epoche molto antiche a più di 2000 anni fa. Grazie alla Fondazione Mida stiamo costruendo musei per rendere fruibile tutta la storia del nostro territorio. L’Archeoclub D’Italia, con la Strada Regia è un altro pezzo che si aggiunge ad una storia millenaria di questo nostro territorio. Una storia così variegata che va dall’epoca preistorica come le grotte a quella romana e non solo. Abbiamo ad esempio un ponte di epoca romana , da valorizzare, ma anche una villa di epoca romana. Archeoclub  d’Italia rappresenta una vetrina importante e l’opportunità di fare sistema con altri comuni”.

E il progetto di Archeoclub d’Italia è seguito dalla Regione Campania!

“C’è la crescita del progetto della Strada Regia della Calabria e c’è una crescita di Archeoclub d’Italia. Nelle aree interessate dalla Strada Regia delle Calabrie sta nascendo una consapevolezza sui territori e credo che sia estremamente interessante che pezzi della nostra regione, della Basilicata e della Calabria, importanti e di aree spesso non al centro dell’attenzione, possano vivere una fase nuova. Noi dobbiamo – ha affermato Francesco Picarone, Presidente Commissione Bilancio della Regione Campania –  anche attraverso il coinvolgimento dell’ANCI, con appositi progetti favorire la conoscenza di questi luoghi, un’idea storica che rivive e la possibilità di inserire anche nuove iniziative, nuove progettualità, nuove possibilità per questi territori”.

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