Di certo il gioco più rappresentativo del casinò e dell’iconografia legata al gioco d’azzardo. La roulette incorpora l’essenza delle scommesse e delle gioie date dall’estrazione fortunata. Film e racconti sono stati ambientati nei casinò, e di protagonisti che puntano tutto quel che hanno su un solo numero ne abbiamo visti a bizzeffe.

In questo articolo andremo ad approfondire le varianti della versione classica, così da ampliare la nostra conoscenza in merito e, chissà, magari poter essere noi, la prossima volta che capiteremo in un casinò, a giocare tutto su un numero, conoscendo però le regole.

La prima variante che andremo a esaminare è quella francese. In realtà si tratta proprio di quella originaria e quella sulla quale si basano le altre in circolazione. E anche quella più usata dai croupier e quella che più facilmente possiamo trovare nelle sale da gioco. Ci teniamo però a menzionarla per evitare fraintendimenti di ogni sorta.

Il tavolo da gioco è composto da 37 numeri totali che vanno dallo 0 al 36, alternati nei colori nero e rosso (tranne lo zero che è di colore verde), e predisposti su 3 colonne da 12 righe più lo zero. Lo zero detta la regola principale di questa variante, chiamata “en prison”, cioè in prigione. Quando esce, le puntate sulle chance semplici (cioè pari o dispari, alti o bassi, rossi e neri) vengono congelate e prorogate al giro successivo.

È un tipo di roulette che, secondo gli esperti di casino-europa.net, conferisce al giocatore il maggior vantaggio possibile rispetto alle altre. Il vantaggio del banco è infatti solo del 2,7%, ovvero 1/37.

Nella versione americana, invece, tale vantaggio sale al 5,3%, cioè 2/38. Questo a causa della presenza del doppio zero (00), che fa passare i numeri a disposizione da 37 a 38, e per la distribuzione differente dei numeri sulla ruota. Perdipiù, in caso di uscita dello zero, le chance semplici verranno considerate perdenti.

L’ultima variante è quella europea, o inglese. Molto simile a quella francese per disposizione numeri e per l’assenza del doppio zero, si discosta dalla prima per l’assenza della regola “en prison”. In caso di uscita del numero zero, però, le puntate vengono non vengono rigiocate, ma smezzate tra la casa e il giocatore.

Un’altra differenza con la versione francese sta nella possibilità di giocare sugli annunci, cioè una combinazione di numeri specifici:

  • I vicini dello zero: 17 numeri totali, disposti a fianco del numero zero tra il 22 e il 25, che si possono giocare con un totale di 9 fiches;
  • La serie 5/8: chiamata anche “tiers du cylindre”, cioè un terzo del cilindro, sono 12 numeri giocabili con 6 fiches su 6 cavalli;
  • Gli orfanelli: sono gli otto numeri rimanenti rispetto alle altre due combinazioni.

Sia le versioni francesi e inglesi che quella americana non sono considerate eque, poiché il banco paga sempre 36 volte la posta in gioco anziché le 37 che andrebbero pagate nelle prime due e le 38 dell’ultima.

Le puntate possibili, uguali per tutte le versioni, sono le seguenti:

  • Plein: singolo numero, si vince 35 volte la puntata;
  • Cheval: cavallo o coppia, si vince 17 volte la puntata;
  • Trasversale Pleine: terzina, si vince 11 volte la puntata;
  • Carré: quartina, si vince 8 volte la puntata;
  • Trasversale Simple: sestina, si vince 5 volte la somma puntata;
  • Douzaine: dozzina, si vince 2 volte la puntata;
  • Colonne: colonna, si vince 2 volte la puntata.

Per tutte vale la quota calcolata con la formula matematica 36/n-1. Perciò se puntiamo su 1 numero avremo 36/1-1 = 35; se puntiamo su una coppia, ossia 2 numeri, avremo 36/2-1= 17; se puntiamo su una terzina, ossia 3 numeri, avremo 36/3-1= 11; ecc.

A queste vanno aggiunte le puntate semplici, di cui abbiamo accennato precedentemente, che restituiscono una volta la somma puntata. Queste sono Pair ou Impair (Even or Odd), cioè pari o dispari; Manque ou Passe, i numeri da 1 a 18 o quelli da 19 a 36; Rouge ou Noir, cioè rossi o neri.

Ora che abbiamo chiarito tutto quel che c’è da sapere sulla roulette e le sue varianti, non resta altro che fare la nostra scelta e puntare tutto quel che abbiamo.

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