Oltre quaranta artisti di fama internazionale e la prestigiosa Orchestra della Toscana, diciannove concerti in meno di cento ore per vivere la grande Musica nelle più suggestive Chiese e in luoghi della cultura del centro storico di Napoli: dal 3 al 6 ottobre è in programma l’ottava edizione del festival “Spinacorona, passeggiate musicali napoletane”, ideato e diretto dal maestro Michele Campanella. L’evento, tra i più attesi nel panorama culturale partenopeo, è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito di Napoli Città della Musica e prodotto da Artetica in collaborazione con Ravello Creative LAB. Ospite d’onore 2024 sarà Guillaume Connesson, uno dei compositori francesi più eseguiti al mondo, che incontrerà per la prima volta il pubblico napoletano.
Il festival, con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, è dedicato a Vincenzo Vitale a 40 anni dalla scomparsa, con un tributo speciale al grande “maestro napoletano di pianoforte e di vita” che aprirà la seconda giornata, venerdì 4 ottobre. Nell’articolato e sempre più ricco programma 2024 si segnalano anche due importanti cicli: i tre concerti dedicati a Schubert a 4 mani (percorso iniziato l’anno scorso che si concluderà nel 2025) e i quattro dedicati a Bach per strumento solo, ed ancora la versione italiana, realizzata per Spinacorona 2024 da Luigi Maio di Platero e io di Jiménez musicata da Castelnuovo Tedesco.
L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti in tutti i quattordici siti coinvolti nella “maratona” culturale. E nuovi luoghi si sono aggiunti quest’anno alla rete di Spinacorona ovvero le splendide chiese di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone, San Giacomo degli Spagnoli, Santa Croce e Purgatorio al Mercato, Santi Filippo e Giacomo, e tra gli spazi dell’Università Federico II, anche il Centro Congressi di via Partenope e l’Aula Magna di Corso Umberto. La rassegna vuole essere infatti anche un invito aperto a tutti per scoprire o riscoprire la città di Napoli attraverso il linguaggio universale della Musica.
“Spinacorona si conferma come una rassegna musicale di spessore che l’Amministrazione sostiene in una programmazione culturale di alto livello – afferma il sindaco Gaetano Manfredi –. Grande qualità in connessione con le bellezze della città. L’edizione 2024 del festival, pensata come un omaggio al maestro del pianoforte Vincenzo Vitale nel quarantennale della scomparsa, promuove infatti la rigenerazione dei luoghi di straordinaria bellezza e dei tesori d’arte poco conosciuti di Napoli attraverso il potere della musica. Non a caso c’è anche la chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, che abbiamo recentemente restituito alla città dopo gli interventi di riqualificazione realizzati nell’ambito del grande progetto Centro Storico UNESCO e su cui stiamo puntando in un percorso di valorizzazione attraverso la musica, come conferma il successo registrato nelle ultime settimane il grande concerto per gli 80 anni del maestro Peppe Barra e gli eventi della Notte della Tammorra”.
“Spinacorona è una grande occasione per riscoprire luoghi conosciuti e meno conosciuti di Napoli – spiega il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo – perché il festival ci porterà in alcune delle più belle chiese della città, tra le quali mi piace ricordare Santa Croce del Purgatorio al Mercato. Questa chiesa, ultimati i lavori Unesco, è stata restituita alla città e alla programmazione del Comune. Rivitalizzare alcune zone della città è un punto centrale dell’azione dell’Amministrazione Manfredi che, in questo ambito, agisce in sinergia con le grandi realtà culturali della nostra città”.
“Siamo molto felici di ospitare l’ottava edizione di Spinacorona, un grande evento musicale e culturale. Napoli Città della Musica – evidenzia il consigliere delegato per la Musica e l’Audiovisivo Ferdinando Tozzi – non è solo musica pop e grandi eventi, ma è anche portare la musica classica nei luoghi più belli della città, valorizzando con le passeggiate musicali che caratterizzano questa edizione tantissimi siti culturali di Napoli”.
“E siamo arrivati all’ottava edizione del festival – sottolinea con gioia il maestro Michele Campanella - quando cominciammo nel 2017 noi di Spinacorona, sempre gli stessi, sempre appassionati, sempre preoccupati, sempre pronti a ripartire, non ci eravamo posti alcun traguardo a lungo termine, soddisfatti della conclusione dell’avventura per cui avevamo lottato dodici mesi. Ora a guardare indietro possiamo dirci orgogliosi della creazione di un format sempre più conosciuto, fonte di ispirazione anche per altre iniziative. Siamo convinti che l’accostamento della bellezza, della storia e del suono produca una sintesi felicissima che arricchisce chiunque voglia mettersi in gioco. Spinacorona ama Napoli, Napoli abbraccia Spinacorona”.