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Sanità futuro nel post pandemia, dibattito alla Federico II Triassi: “Coniugare obiettivi di salute ed economicità” (VIDEO)

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NAPOLI – Pianificare e organizzare la sanita’ del futuro anche e soprattutto a valle di quanto ha insegnato la pandemia da covid-19. E’ questo lo scopo del dibattito ‘La Sanita’ del futuro: competenze versus titolo di studio’ in programma martedi’ 19 aprile presso il Centro Congressi dell’Universita’ Federico II.

Numerose le tavole rotonde in programma che affronteranno molteplici aspetti: dalla valorizzazione delle competenze alla formazione dei professionisti della sanita’ e all’evoluzione delle competenze delle figure sanitarie. Ma l’incontro volgera’ anche uno sguardo a come e’ organizzata la sanita’ negli altri Paesi europei e discutera’ delle necessita’ della medicina territoriale previste nel Pnrr. ”La pandemia ci ha mostrato la necessita’ di un modello organizzativo sanitario diverso – spiega Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina dell’Universita’ Federico II – e di quanto sia importante formare professionisti consapevoli delle dinamiche che governano il sistema e al tempo stesso della necessita’ che essi siano in grado di migliorarle. Il Pnrr ha un’attenzione particolare sul comparto sanitario non solo per migliorarlo ma anche per integrarlo con gli interventi previsti per la medicina territoriale, necessaria affinche’ le aziende ospedaliere possano svolgere meglio e a pieno il proprio compito”. Ad aprire la giornata di dibattito e confronto saranno i saluti della presidente della Scuola di Medicina dell’Ateneo, Maria Triassi, e del presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli. La giornata sara’ anche l’occasione per inaugurare la XX edizione del Master di II livello in Management sanitario della Federico II e per la presentazione del libro ‘Esperienze e progetti di management sanitario in tempi di emergenza’ con le tesi e i progetti della XVII E XVIII edizione. ”La formazione universitaria deve garantire lo sviluppo delle competenze e non solo l’acquisizione di un titolo di studio – spiega Triassi – la formazione deve mettere il laureato in condizione di essere pronto alla professione. Obiettivo di questo corso e’ riuscire a fornire ai professionisti della sanita’ gli strumenti manageriali utili e necessari per poter interloquire con il management aziendale, e dunque con la direzione strategica e di controllo, affinche’ si possano coniugare l’erogazione di un’assistenza di alta qualita’ e l’ottimizzazione delle risorse impiegate”. Il corso, afferente alla Scuola di Management e di Alta formazione del Dipartimento di Sanita’ pubblica dell’Ateneo e coordinato da Triassi, nasce dall’esigenza di coniugare la formazione manageriale, la valorizzazione professionale, i principi dell’etica e le abilita’ umane affinche’ si possa esercitare la leadership in modo efficace e con autorevolezza e competenza. ”La sfida del futuro management sanitario – conclude Triassi – e’ saper contemperare competenze, umanita’ e utilizzo delle tecnologie ai principi di economicita’ ed efficienza, che sono valori cardine dell’aziendalizzazione. Guai a sbilanciare questo equilibrio a scapito dell’efficacia e degli obiettivi di salute, intento che con i Lea e’ stato recepito dal legislatore”

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