NAPOLI – Era il 1981 quando faceva la sua comparsa in letteratura scientifica una sindrome che da lì a poco sarebbe esplosa e conosciuta a livello mondiale come AIDS, soprannominata “la peste del 2000” perché all’epoca non lasciava scampo.
Dopo circa 40 anni e circa 40 milioni di vittime, oggi l’infezione da HIV si può trattare anche con una terapia a base di 2 farmaci da assumere in un’unica compressa.
E presto basterà un’iniezione intramuscolare ogni due mesi che migliorerà ulteriormente la condizione dei pazienti sieropositivi.
Lo affermano i massimi esperti riuniti in occasione del V Workshop Hot Topics in Infettivologia organizzato e promosso dall’Ospedale Cotugno con il patrocinio della SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali) che si è svolto a Napoli all’Hotel Royal Continental.
I vertici del Cotugno, eccellenza mondiale nell’infettivologia lanciano anche un appello ai pazienti perché tornino a curarsi.
Grazie alle terapie sempre più avanzate la tendenza oggi è anche quella di diminuire sempre più l’impatto farmacologico sul paziente.