NAPOLI – Due tra le maggiori istituzioni assistenziali di ispirazione cristiana del mondo a confronto a Napoli con l’unica struttura pediatrica al sud all’Arciconfraternita dei Pellegrini nell’ambito delle celebrazioni dei 440 anni di attività. Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù e l’avvocato Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, testimonieranno l’attenzione della chiesa alla vita e alla salute dei più poveri tra i piccoli, nel corso di un incontro dedicato alla Carità verso i malati in un dialogo con la direttrice dell’Ospedale Santobono di Napoli Anna Maria Minicucci, principale presidio ospedaliero pediatrico dell’Italia meridionale. L’iniziativa, dopo il saluto del primicerio del’arciconfraternita Vincenzo Galgano e del direttore sanitario dell’ospedale Pellegrini Mariella Corvino, vedrà le testimonianze del presidente emerito della Corte costituzionale Francesco Maria Casavola che si soffermerà in particolare sulla visione europea della povertà in un contesto in cui lo sviluppo economico ha provocato nuovo disagio, e i medici Pio Caso e Carlo Ruosi. Modera Massimo Milone, direttore di RAI Vaticano.
Mariella Enoc, novarese, presidente del Bambin Gesù, l’ospedale del papa, coniuga scienza e carità con 2600 tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici, oltre un milione e mezzo di prestazioni all’anno, guida una delle più prestigiose istituzioni sanitarie del mondo, protagonista di recente della vicenda di Alfie Evans. Ha fatto il possibile per portarlo in Italia, dimostrando che senza carità cristiana non resta che il moralismo utilitarista fatto di leggi e protocolli. Al Bambin Gesù scienza, fede e carità convergono sul piano dell’uomo. Il Bambin Gesù è l’unico in Europa oggi ad eseguire tutti i tipi di trapianto conosciuti. Sul fronte della carità assiste 4000 famiglie di piccoli pazienti e segue oltre 100 casi umani nel mondo secondo le indicazioni della papa: “Dare il meglio di sé a vantaggio di tutti“. Francesca Di Maolo, avvocato, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi accudisce bambini e adolescenti con disabilità neurologiche complesse. Dal 1871 si coniugano principi etici, evidenze scientifiche ed esperienza clinica. L’Istituto Serafico come il Bambin Gesù visitato dal papa crede che i limiti e le fragilità siano una risorsa per tutte le comunità.