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È tornata a casa Ingrid, operata a un mese di vita dai cardiochirurghi del Monaldi

NAPOLI – Si chiama Ingrid – nome di fantasia – ha tre mesi di vita, ma nove dal concepimento in Danimarca ed ha scelto di venire al mondo a Napoli, da genitori danesi. Ad aprile il papà e la mamma – al sesto mese di gravidanza – erano venuti nella città partenopea per una vacanza, purtroppo, però, nei giorni passati in città, la donna aveva accusato malori e, per assicurarsi che la bambina stesse bene, si era affidata al Pronto Soccorso del Cardarelli. Immediatamente i ginecologi dell’ospedale, guidati dal primario Claudio Santangelo, avevano accompagnato la donna in un parto spontaneo prematuro non rimandabile.

È stato così che ad aprile scorso, sulla collina di Napoli, è nata Ingrid, bambina di 26 settimane e del peso di circa un chilo. Grazie alle cure del reparto di Terapia Intensiva Neonatale guidato da Maria Gabriella De Luca, nonostante il parto fosse fortemente pretermine, la crescita della bambina è stata soddisfacente fino al settimo mese. A un mese dalla nascita, infatti, il continuo monitoraggio dell’equipe del Cardarelli ha evidenziato che il tempo e le terapie farmacologiche non erano bastate a chiudere il “dotto di Botallo”, un canale arterioso di collegamento tra l’aorta e l’arteria polmonare che si chiude spontaneamente dopo il parto, ma che nel caso della piccola danese era rimasto aperto.

La soluzione è arrivata a maggio da un altro ospedale napoletano, l’equipe di Cardiochirurgia Pediatrica del Monaldi guidata da Guido Oppido è intervenuta sulla piccola Ingrid ed ha chiuso il foro. Grazie a questo intervento effettuato direttamente al Cardarelli, la bambina qualche settimana dopo è tornata a Copenaghen con uno speciale volo aereo.

Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ospedale Cardarelli: “Gli ospedali sono luoghi in cui medici, infermieri e tecnici si prendono cura delle persone nei momenti di svolta delle loro vite. Il nostro compito è aiutare e sostenere chi ha bisogno, garantendo le migliori cure possibili. Ringrazio tutto il personale che si è preso cura della piccola Ingrid, dimostrando, ancora una volta la professionalità, la competenza e l’umanità che siamo in grado di assicurare.”

Oggi Ingrid sta bene ed abita con la mamma e il papà a Copenhagen, circa 2000 km di distanza dalla sua città natale, Napoli. La terapia Intensiva Neonatale del Cardarelli tratta ogni anno circa 300 neonati, provenienti da tutti gli ospedali della Campania.

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