NAPOLI – Le malformazioni congenite dell’apparato genitale femminile rappresentano un gruppo piuttosto eterogeneo di patologie che possono interessare variamente utero, vagina, genitali esterni, tube e ovaie.
Possono essere cause di un’ampia gamma di sintomi, quali sterilità, amenorrea primaria, poliabortività, dismenorrea grave, comparsa di crisi dolorose addominali. Il riscontro di una malformazione dell’apparato genitale è spesso occasionale e a volte tardivo.
Se ne discusso nel corso della giornata di aggiornamento professionale “Patologie non oncologiche: Le anomalie congenite del tratto urogenitale femminile”, organizzata da Health in Progress presieduta da Carlo Varelli.
L’obiettivo del simposio è quello di affrontare e approfondire il management di queste patologie congenite mettendo a confronto le opinioni di esperti di fama Nazionale ed Internazionale con lezioni frontali e sessioni video interattive.
Responsabile e Scientifico della giornata il Prof. Attilio Di Spiezio Sardo.
Al tavolo dei relatori il Dr. Giovanni Nazzaro Dirigente Medico AUO “Federico II” Napoli, la Dott.ssa Brunella Zizolfi Dottoranda in Neuroscienze Università Degli Studi di Napoli “Federico II” e il Dr. Massimiliano Pellicano Dirigente Medico AUO “Federico II” Napoli.