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Patologie croniche: ne soffre un napoletano su tre

Sono tanti i napoletani che devono affrontare la vita di tutti i giorni convivendo con una malattia cronica: uno su tre (33%), secondo quanto emerge dai dati raccolti per l’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute dall’istituto di ricerca Nomisma, che ha interrogato in merito un campione di cittadini del capoluogo campano.

Nello specifico, secondo lo studio, il 17% dei napoletani dichiara di essere affetto da una patologia cronica, e il 16% (uno su sei) da due o più patologie. Nella definizione di cronicità rientrano malattie anche molto diverse tra loro, che in alcuni casi possono seriamente compromettere la qualità della vita di chi ne soffre.

In particolare, la patologia cronica più diffusa a Napoli è l’ipertensione arteriosa, che colpisce più di una persona su cinque (22%). Al secondo posto le malattie che riguardano le articolazioni, come l’artrosi e l’artrite (19%). Seguono le malattie allergiche (14%), l’osteoporosi (9%) e il diabete e l’asma, entrambi al 7%. Ampliando il campo di osservazione ai nuclei familiari, emerge che in circa una famiglia napoletana su tre (34%) c’è almeno una persona affetta da ipertensione, e in più di una su quattro (28%) un membro soffre di artrosi o artrite.

Come detto, le patologie croniche possono rappresentare un ostacolo importante nella quotidianità delle persone, e questo emerge anche dalla ricerca di UniSalute: il 52% dei napoletani che soffrono di una patologia cronica non è soddisfatto del proprio stato di salute fisico, e la percentuale aumenta significativamente per chi è affetto da multicronicità, raggiungendo il 71% di insoddisfazione per la propria condizione fisica

A Napoli le diagnosi delle patologie croniche avvengono prevalentemente dopo i 40 anni per malattie come l’ipertensione arteriosa (84%) e l’artrosi/artrite (77%). Al contrario, altre patologie come le malattie allergiche (92%) e l’asma (92%) vengono rilevate principalmente prima dei 40 anni. Per quanto riguarda il diabete, la diagnosi arriva entro i 40 anni in oltre un caso su cinque (21%).

Infine, riguardo la gestione della propria patologia, il 31% dei napoletani si affida soprattutto al proprio medico di base, mentre nel 69% dei casi la figura di riferimento è un medico specialista. Gli esami diagnostici vengono effettuati in tutto o in parte nel sistema sanitario pubblico nel 67% dei casi, mentre per le visite specialistiche c’è un maggior ricorso alla sanità privata, con quasi due pazienti su tre (63%) che vi si sono rivolti ad essa prevalentemente (43%) o almeno in parte (20%).

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