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Un mese di attività per il nuovo ambulatorio del San Giovanni Bosco dedicato alle connettiviti

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NAPOLI – È già pienamente in funzione il nuovo ambulatorio dedicato alle connettiviti del San Giovanni Bosco, ambulatorio che ha arricchito l’offerta assistenziale dell’ASL Napoli 1 Centro.

A partire dal 7 febbraio scorso, infatti, l’Unità Operativa di Reumatologia del presidio ospedaliero San Giovanni Bosco, diretta dal dottor Enrico Tirri, che segue già oltre 200 pazienti, ospita anche un ambulatorio dedicato alla diagnosi, cura e al follow up di questa malattia infiammatoria sistemica.

«Le connettiviti – spiega il dottor Tirri – coinvolgono tutto il corpo e hanno un’origine autoimmune, perché sono attivate da un cattivo funzionamento del sistema immunitario che attacca l’organismo stesso». Proprio a causa della loro complessità, le connettiviti hanno bisogno di un approccio specialistico e multidisciplinare.

«Svariate malattie – prosegue Tirri – fanno parte di quelle che sono inquadrabili come connettiviti. Ad esempio, la sindrome di Sjögren, il Lupus eritematoso sistemico, le connettiviti indifferenziate. Ma anche malattie rare reumatologiche come la sclerosi sistemica, le miopatie infiammatorie e la connettivite mista». I sintomi possono essere molto vari: dalla secchezza delle mucose della bocca o degli occhi all’artrite, sino al coinvolgimento (anche severo) renale, polmonare, neurologico, vascolare, cardiaco ed ematologico.

Dall’inizio dell’attività ambulatoriale sono già 21 i pazienti che sono stati accolti e presi in carico per il prosieguo dell’approfondimento necessario ad inquadrare la malattia».

«Questo ambulatorio delle connettiviti – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva- consente di offrire ai cittadini un nuovo e importante servizio assistenziale sul territorio della città di Napoli. L’operatività di questo servizio amplifica l’offerta a pazienti con patologie che possono coinvolgere anche più organi e apparati contemporaneamente, patologie che se non diagnosticate correttamente e trattate adeguatamente, possono portare a serie problematiche agli organi che vengono intaccati dalla malattia».

Referenti dell’ambulatorio, sono le dottoresse Saviana Gandolfo e Serena Fasano, dirigenti medici di Reumatologia, che hanno maturato la loro esperienza presso centri nazionali ed internazionali di riferimento per le connettiviti. I pazienti possono accedere all’Unità Operativa di Reumatologia (che è anche Centro di

Riferimento Regionale Certificatore per le Malattie Rare Reumatologiche) previa prenotazione CUP con una semplice impegnativa del medico di medicina generale con l’indicazione di “visita reumatologica” alla quale seguirà, per i pazienti affetti da connettivite, un percorso specifico presso l’ambulatorio dedicato.

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