AITO, Associazione tecnico-scientifica italiana di Terapia Occupazionale, promuove, domenica 27 ottobre dalle 09.30 alle 12.30, il convegno, online e gratuito, destinato a professionisti sanitari e a cittadini interessati, dal titolo: “Terapia occupazionale per tutti e tutte: dall’Italia all’Europa e ritorno”, in occasione del #WORLDOTDAY.
Il 27 ottobre si celebra in tutto il mondo la “Giornata Mondiale del Terapista Occupazionale”, figura professionale sanitaria appartenente alle professioni sanitarie dell’area riabilitativa e regolamentata in Italia dal DM 136/97.
Quest’anno lo slogan scelto della Federazione Mondiale per celebrare tale giornata è #OTFORALL, ovvero “Terapia occupazionale per tutti e tutte”.
L’evento è un’opportunità per promuovere la visibilità della Terapia Occupazionale e mira a riflettere sull’importante ruolo della professione nel facilitare la capacità di individui, comunità e popolazioni di partecipare alle attività che desiderano, di cui hanno bisogno o che ci si aspetta che svolgano nella loro vita quotidiana.
È stato scelto di invitare a relazionare terapiste e terapisti occupazionali che hanno presentato i loro lavori all’estero, nello specifico al primo Congresso Europeo di Terapia Occupazionale (Cracovia, 15-19 ottobre) e all’ European Seating Symposium (Dublino, 19-21 giugno)
Questa scelta è data dalla volontà di dare visibilità a chi ha voluto mettersi in gioco sottomettendo i propri studi in eventi tanto importanti e di incoraggiare i e le terapiste occupazionali a adoperarsi per la ricerca, possibile anche in Italia come dimostrato dal superamento della selezione nei due eventi.
In linea con il tema della Giornata, gli interventi spaziano in alcuni degli ambiti in cui opera il terapista occupazionale: disturbi alimentari, disturbi del neurosviluppo, lesione al midollo spinale, parkinson, sclerosi multipla, etc., come a sottolineare ulteriormente che questo professionista della riabilitazione possa favorire la partecipazione delle persone a prescindere dalla patologia, vogliano queste praticare uno sport, scrivere, studiare, fare escursionismo o qualsiasi occupazionale ritengano significativa, desiderino o debbano fare o ci si aspetta che facciano. Vi sarà anche attenzione alla formazione con un intervento dedicato alle competenze e alla progettazione del programma di studi in Terapia occupazionale.
Largo spazio è riservato alla discussione, che permette l’interazione dei partecipanti (professionisti sanitari e non) con i relatori.
