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Coscienza Comune, un percorso di contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere

NAPOLI – È stato presentato questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo alla presenza dell’Assessore all’Istruzione Maura Striano e dei dirigenti scolastici coinvolti, il progetto “Coscienza Comune: un percorso di contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere”. Giunto alla seconda edizione, è rivolto alle classi quinte delle scuole primarie e secondarie di I° e II° grado della città di Napoli.  “Coscienza Comune” è promosso dalla Consulta delle Elette, con il supporto degli Assessorati all’Istruzione e alle Famiglie e allo Sport e alle Pari Opportunità

Nel corso dell’incontro è stato anche presentato “stereotipidigenere.eu”, un kit didattico ad accesso gratuito per gli insegnanti finalizzato ad affrontare in classe gli stereotipi e la parità di genere, sviluppato grazie al supporto del Bando CERV della Commissione Europea.

Lo scopo del progetto è quello di accompagnare le alunne e gli alunni frequentanti le Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado della Città di Napoli nel processo di presa di coscienza dei ruoli e delle relazioni di genere, segnati da stereotipi e discriminazioni, inquadrandoli nel contesto storico, sociale e culturale e delle forme di violenza (economica, fisica, psicologica) che vi si innestano.

Nella passata edizione hanno aderito 13 Istituti Scolastici, tra Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado, per un totale di 682 studenti coinvolti.

Assessore Striano“Coscienza comune è un progetto che vuole promuovere la coscienza nelle sue varie forme, storica, pubblica, critica, coscienza di sé, sul tema degli stereotipi di genere. L’anno scorso ha funzionato molto bene coinvolgendo 13 scuole ed i ragazzi, con il supporto di esperti in vari campi hanno portato avanti un processo di riflessione a 360 gradi. Quest’anno ci avvaliamo di un parterre di esperti molto più allargato. Oggi presentiamo anche un cortometraggio ed un kit didattico per le scuole primarie e secondarie di I° grado quindi anche per i bambini più piccoli che vogliamo coinvolgere sempre di più in questo discorso per scardinare sin da piccoli stereotipi e pregiudizi che poi sono alla base delle relazioni tossiche e violente”

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