NAPOLI – Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris da ore sta seguendo con apprenzione il decorso clinico della piccola Noemi.
Stamane dalla sua pagina Facebook, il primo cittadino ha lanciato l’ennesimo messaggio di speranza:
“La piccola Noemi lotta tra la vita e la morte in Ospedale per sconfiggere i danni che il proiettile di una pistola usata da un vile criminale disumano senza cuore le ha procurato trafiggendole i polmoni. La città è sconvolta, il questa figlia di Napoli. Il pensiero di noi tutti alla famiglia di Noemi è costante.
Napoli non merita questo, non lo merita il popolo napoletano per quello che sta facendo in questi anni. L’agguato di venerdì pomeriggio, come l’omicidio di qualche settimana fa davanti la scuola nel quartiere San Giovanni, sono storie della nostra città, spaccati della nostra vita quotidiana che sappiamo esistenti, ma sono oggi fortemente contrastati dalla Napoli che ha preso il predominio.
La città dell’energia umana contagiosa, la città della rinascita culturale senza precedenti, la città della democrazia partecipativa e dei beni comuni, la Napoli dei record turistici e dello sviluppo sostenibile, devono sconfiggere ora, definitivamente, questa barbarie.
È questa l’ora per dare i colpi ferali e di sconfiggere questi nemici della città. Napoli e i napoletani onesti, la stragrande maggioranza, stanno dando e facendo il massimo. In Italia e nel Mondo si parla sempre di più della rinascita di Napoli e del miracolo compiuto in modo autonomo dai napoletani e dal laboratorio politico partenopeo. I numeri dei reati commessi a Napoli non descrivono un’emergenza, addirittura una netta diminuzione rispetto a tante città italiane ed europee.
Ma quando si spara davanti ad una scuola di periferia o dinanzi ad un bar in una piazza zeppa di gente in pieno giorno, la città e il Sindaco hanno il diritto/dovere di interrogare lo Stato, del quale ho anche fatto parte da magistrato. La domanda ricorrente che mi rivolgono i cittadini da mesi e mesi è la sicurezza, funzione di competenza dello Stato. Segnale, quindi, inequivocabile che la città e le istituzioni locali, per il resto, rispondono su altri fronti quando chiamate. Lo Stato nelle sue funzioni risponde meno, ma andiamo con ordine. In termini di risorse economiche per la città di Napoli lo Stato sinora è stato distante, finanche ostile.
Questo significa anche poche risorse per servizi strategici per realizzare quelle reti sociali necessarie per togliere terreno fertile al crimine. Sul fronte sicurezza, il Ministro dell’Interno Salvini ha reso sinora il Paese più insicuro e più violento.
Aumentano i reati a sfondo razziale; crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l’odio sociale e il sentimento del rancore; si consolida il pericolo del terrorismo internazionale per le politiche di odio nei confronti dei popoli di fede mussulmana; aumentano corruzioni e collusioni, con indagini anche verso esponenti dello stesso Governo; si diffonde l’uso delle armi, anche con l’utilizzo indiscriminato della legittima difesa, il tutto condito dal bullismo istituzionale plasticamente rappresentato dal Ministro Salvini con il mitra in mano. Un ministro muscolare con i deboli e molto molle con i forti.
Un Ministro quasi mai presente al Viminale perché sempre impegnato in campagna elettorale, tra un comizio e l’altro, anche mentre si diffondeva la notizia della bimba napoletana in rianimazione, non esitava a farsi immortalare da un selfie con tanto di sua dichiarazione. Del resto nelle sue immagini e frasi che posta sui social il Ministro in genere o mangia o spara cazzate. Sig. Ministro, a proposito di sicurezza, attendiamo ancora le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che si era impegnato in autunno scorso a destinare alla città di Napoli.
Magari faccia meno comizi e invii le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che la circondano quando si muove nei territori italiani a garantire la sicurezza degli abitanti del nostro Paese.
Intendo poi esprimere la mia gratitudine alle donne e agli uomini delle forze di polizia e della magistratura che a Napoli operano in condizioni certamente complicate e complesse, con elevata professionalità. Gli ultimi arresti della Polizia di Stato e dei Carabinieri, con riferimento all’omicidio avvenuto dinanzi la scuola, dimostrano elevata capacità investigativa.
In una città in cui la giunta comunale che ho l’onore e l’onere di guidare ha rotto i rapporti tra camorra e politica e scardinato il sistema collusivo, in una città in cui il popolo napoletano ha messo in atto un vera e propria rivoluzione culturale, necessaria per sconfiggere le mafie, mi auguro che le forze di polizia e la magistratura considerino assolutamente prioritario, nella molteplicità di settori in cui operare, il contrasto al crimine che mette in pericolo la sicurezza della nostra comunità.
Mi auguro che siano rafforzate le risorse umane destinate al controllo del territorio ed all’espletamento delle necessarie attività investigative.
Mi auguro che i tempi con cui l’autorità giudiziaria verifichi le rispondenze investigative della polizia giudiziaria siano i più rapidi possibili. Mi auguro che se pericolosi criminali sono stati individuati con indizi gravi, precisi e concordanti vengano messi in condizione di non reiterare i reati nei tempi i più rapidi possibili. Mi auguro che i processi siano giusti e rapidi e che non si sommino a dismisura le sentenze finite in prescrizione. Mi auguro che si ponga fine alla vergogna di Stato delle oltre diecimila sentenze passate in giudicato con migliaia e migliaia di delinquenti condannati che sono liberi di continuare a commettere crimini. Ad un Sindaco ogni giorno viene chiesto di tutto, giustamente, da centinaia di suoi concittadini.
Spesso mi chiedono conto anche degli omicidi su cui purtroppo non posso più indagare, come un tempo.
Oggi il Sindaco di Napoli, dopo otto anni di lavoro senza un attimo di sosta, dopo i risultati eccellenti che la città tutta sta raggiungendo con il suo popolo, interpretando la richiesta assordante dei suoi concittadini, ha il diritto/dovere di chiedere allo Stato di fare di più in quella che forse è l’unica vera funzione che ancora gli spetta in via esclusiva: prevenire il crimine e reprimerlo.
In questo modo ci aiutate anche a distruggere il modello drogato, per alcuni vergognosamente vincente, degli eroi (di merda) di Gomorra.
Una droga mediatico-comunicativo-artificiale che rischia di corrodere cervello, anima e cuore di centinaia di giovanissimi. Non fate l’errore di sottovalutare questo simbolismo affascinante del male.
La nostra parte l’abbiamo fatta e la continueremo a fare, giorno e notte. Napoli sta scalando vette di luce impensabili sinora. Chiediamo allo Stato di toglierci il buio della zavorra criminale in modo che il suono della cultura vinca definitivamente sul rumore delle pistole”.
“Salvini ha reso il Paese più insicuro e più violento. Aumentano i reati a sfondo razziale; crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l’odio sociale e il sentimento del rancore; si consolida il pericolo del terrorismo per le politiche di odio nei confronti dei popoli islamici; aumentano corruzioni e collusioni, con indagini anche verso esponenti dello stesso Governo. Un ministro quasi mai presente al Viminale, sui social in genere o mangia o spara cazzate”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
La replica del Viminale: a Napoli omicidi calano rispetto ai governi precedenti – “Dal primo giugno 2018 al 30 aprile 2019, con Salvini ministro, gli omicidi a Napoli sono stati 14, di cui 5 di camorra. Negli ultimi dieci mesi di governo Gentiloni, con in carica il ministro Minniti, (primo maggio 2017-31 marzo 2018) gli omicidi a Napoli erano stati 17, di cui 12 di camorra. Negli ultimi dieci mesi di governo Renzi e con Alfano ministro (dal primo febbraio 2016 al 31 dicembre 2016) gli omicidi a Napoli erano stati 34, di cui 28 di camorra”. E’ quanto fanno sapere fonti del Viminale, secondo cui i trend sono confermati anche in provincia: con Salvini 7 omicidi di cui 5 di camorra, negli ultimi dieci mesi di Gentiloni-Minniti furono 17 di cui 12 di camorra, con Renzi-Alfano 22 morti di cui 9 di camorra.
Il Viminale ha anche riferito i dati sulle vittime di omicidio a Napoli e provincia: “con Salvini 21 (di cui 10 di camorra), con Gentiloni-Minniti 34 (di cui 24 di camorra), con Renzi-Alfano 56 (di cui 37 di camorra). Una tendenza confermata anche dai ferimenti. Nei primi dieci mesi di Salvini al Viminale, a Napoli e provincia si sono registrati 158 feriti di cui 29 di camorra, negli ultimi dieci mesi di Gentiloni-Minniti furono 220 e 35, con Renzi-Alfano 234 e 52”.
“Dobbiamo fare sempre di più e sempre meglio – ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini – , ma agli insulti di De Magistris e Renzi rispondiamo con i fatti e con le statistiche. Un altro “fatto” è l’assunzione di 8mila donne e uomini per le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco, che ci aiuteranno ancora di più a contrastare i criminali. E con il Decreto sicurezza abbiamo dato più fondi e poteri agli amministratori locali: infatti il Comune di Napoli ha potuto assumere 53 nuovi vigili. De Magistris faccia il sindaco e Renzi faccia il senatore: i napoletani e i fiorentini meritano di più”.(ANSA)