NAPOLI- Nemmeno il tempo di sedersi sulla poltrona dell’assessore alla cultura più amato da Napoli e dai napoeltani che iniziano polemiche e scontri istituzionali per Eleonora de Majo.
Stamane dura nota diramata alla stampa da parte della Comunità ebraica di Napoli che non ha digerito per nulla la scelta del sindaco de Magistris:
“La Comunità Ebraica di Napoli esprime il proprio sconcerto e preoccupazione nell’apprendere della nomina ad assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli della consigliera comunale Eleonora de Majo che, nel recente passato, aveva affermato che il ‘sionismo è nazismo’, paragonato l’allora premier israeliano Netanyahu a Hitler, definito il governo israeliano ‘un manipolo di assassini’ e gli israeliani ‘porci, accecati dall’odio, negazionisti e traditori finanche della vostra stessa tragedia’, riducendo il numero degli ebrei assassinati nella Shoà a 4 milioni”.
“La Comunità Ebraica di Napoli ritiene estremamente discutibile l’attribuzione di un assessorato tanto importante quale quello alla Cultura e al Turismo a chi ha espresso giudizi tanto superficiali quanto offensivi per quegli ebrei che, sia a Napoli che in tutta la diaspora e in Israele, sono stati testimoni del più grande progetto di genocidio che mente umana abbia mai concepito.
In un momento storico caratterizzato dal risorgere dell’antisemitismo e nelle stesse ore in cui metà degli israeliani è bloccata nei rifugi per l’attacco missilistico che da Gaza punta a colpire indiscriminatamente la popolazione civile di Israele, la nomina della Consigliera de Majo appare un atto inopportuno e tale da non favorire il dialogo interculturale e l’impegno per la pace”.
Nel pomeriggio la risposta della De Majo che afferma in una nota: “Essere radicalmente critici verso l’apartheid che lo stato di Israele pratica nei confronti del popolo Palestinese non ha nulla a che fare con l’antisemitismo. Nello specifico questa, che periodicamente mi riguarda, è una polemica strumentale e fuori luogo che si riferisce al commento ad una dichiarazione in cui Netanyahu, nel lontano ottobre 2015, dichiarò all’assemblea delle nazioni unite che “Hitler non voleva sterminare gli ebrei ma solo espellerli”, dichiarazione che poi fu costretto a ritrattare. Intanto piuttosto che rispondere ad una polemica di quattro anni fa, vorrei mettermi a lavorare per la mia città a testa bassa e pancia a terra.”