Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

G7, Crosetto: “Siamo preoccupati dagli ultimi eventi in Libano e dal rischio di un’ulteriore escalation”

NAPOLI (FONTE ANSA) – “Siamo preoccupati dagli ultimi eventi in Libano e dal rischio di un’ulteriore escalation.

Esprimiamo preoccupazione per tutte le minacce alla sicurezza di Unifil. La sicurezza dei peacekeeper è un dovere di tutte le parti nel conflitto. Ribadiamo inoltre l’importanza del supporto di Unifil e delle forze armate libanesi nel loro ruolo per assicurare la stabilità e la sicurezza del Libano”. E’ quanto si legge nella dichiarazione congiunta finale del G7 della Difesa riunito a Napoli.

“Sosteniamo con forza la necessità di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e l’aumento significativo del flusso degli aiuti umanitari per la popolazione civile”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella conferenza stampa del G7 Difesa in corso a Napoli. “Allo stesso tempo – ha aggiunto – ribadiamo l’urgenza di trovare una soluzione politica che porti alla creazione di due Stati garantendo sicurezza e stabilità sia per Israele che per il popolo palestinese”. “Esprimiamo la nostra preoccupazione per l’intensificarsi della cooperazione militare tra Cina e Russia, così come il continuo sviluppo del programma nucleare della Corea del Nord che rappresenta una minaccia diretta alla pace internazionale”.

“Non penso sia un avvenimento che migliora la situazione”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta ln conferenza stampa la notizia del drone lanciato oggi dal Libano sulla città israeliana di Cesarea, a nord di Tel Aviv, residenza personale del primo ministro Benjamin Netanyahu. “Pensiamo – ha aggiunto Crosetto – che la parte militare di Hamas sia stata sostanzialmente sconfitta e che l’attacco a Gaza possa finire. La notizia di oggi rende tutti oggi meno ottimisti”.

In mattinata, aprendo i lavori del G7, Crosetto ha sottolineato la gravità dell’attuale momento storico. “Le aggressioni brutali della Russia in Ucraina e la situazione alquanto critica nel Medio Oriente, combinati con l’instabilità profonda che si trova nell’africa subsahariana e le tensioni sempre maggiori nell’Indopacifico, mettono in luce un quadro di sicurezza deteriorato con prospettive per il futuro che non possono essere positive”.

“Ci troviamo – ha aggiunto il ministro – di fronte a scenari estremamente fluidi e caratterizzati da instabilità. Un’escalation che va dalla competitività strategica a un confronto aperto e continuativo. L’utilizzo del potere militare e di strumenti ibridi per ottenere avanzamenti territoriali ed espansioni malevoli nelle aree di influenza sono tristemente il modus operandi ricorrente”.

“Anche se potrebbe sembrare che questi conflitti sono geograficamente distanti, sono direttamente collegati a noi con dinamiche profonde e interconnesse. In questo contesto riconosciamo una matrice comune, ossia uno scontro tra due visioni del mondo diverse, e spesso forse incompatibili”, ha sottolineato Crosetto con riferimento ai conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente.

“Da un lato – ha evidenziato il titolare del dicastero della Difesa – i Paesi e le organizzazioni che credono in un ordine del mondo basato sul diritto internazionale. Dall’altro lato chi cerca sistematicamente di mancare di rispetto alla democrazia per perseguire i propri obiettivi anche con l’uso deliberato della forza militare. Tuttavia questo è ancora più pertinente di un aspetto securitario. Questa instabilità pervasiva globale ha conseguenze dirette sui nostri interessi economici e sociali. In altre parole c’è un impatto sul nostro stile di vita. La sicurezza è la base delle società – ha concluso Crosetto – semplicemente non può esserci sviluppo di alcun tipo senza sicurezza”.

IL CORTEO DI PROTESTA

Il corteo di protesta contro il G7 della Difesa in corso a Napoli è partito da Piazza Garibaldi con oltre 400 manifestanti.

Il corteo sventola bandiere della Palestina e di alcuni movimenti come Je so pazz, Cau delle università, Unione degli Studenti, Insurgentia, Potere al Popolo. Davanti al corteo c’è una sorta di Vesuvio di stoffa con sopra disegnato un ospedale, uno scuolabus, un’ambulanza, un teatro, una spiaggia e una scuola, simboli delle attività su cui i manifestanti chiedono vengano investiti i soldi dal Governo, invece che sulle armi. In cima al manufatto disegnati gabbiani in volo a significare la “voglia di volare verso ambiti sociali”.

Corteo anti G7, scritta contro ddl 1660 davanti sede FdI

“A pieno regime. No ddl 1660”. Questa la frase che i manifestanti contro il G7 hanno scritto in vernice bianca sulla strada davanti alla sede di Napoli di Fratelli D’Italia. Il corteo si è fermato in Corso Umberto davanti all’edificio che è presidiato da due furgoni della Guardia di Finanza con agenti in tenuta antisommossa. “Una visita di cortesia alla sede di Fratelli d’Italia – ha detto un manifestante al microfono – per il loro decreto che non permetteremo diventi l’inizio di una deriva autoritaria contro la democrazia di chi protesta”. I manifestanti hanno poi gridato cori contro il Governo e contro la premier Meloni.

I manifestanti del corteo contro il G7 a Napoli hanno improvvisamente deviato il loro percorso, girando su via Mezzocannone, invece di proseguire verso Piazza Bovio, il luogo dove la manifestazione sarebbe dovuta finire, secondo l’autorizzazione concessa. I manifestanti, al grido al microfono di un attivista che ha urlato “ora il corteo gira invertendo il percorso previsto”, hanno cominciato a correre, con la polizia che è stata costretta a inseguirli. I giovani si sono poi fermati a metà della strada esponendo un modello di carro armato con la scritta “no war stop genocide”.

IL MONITO DI MONS. BATTAGLIA

“Viviamo tempi faticosissimi in cui la guerra, le guerre, sembrano prevalere sulla pace.

Tempi in cui la terza guerra mondiale sembra sempre meno a pezzi ma più compatta e tragicamente possibile.

Anche la speranza è messa a dura prova. Ma i grandi e i potenti della terra invece di mettersi in ascolto del grido di dolore delle innumerevoli vittime innocenti, sono sempre più determinati nella logica delle armi e della guerra”. Lo scrive l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, in un appello rivolto ai ministri riuniti a Palazzo Reale a Napoli, per il G7 Difesa.

“Anche il nostro ministro della Difesa Crosetto – prosegue Battaglia – ha lamentato il fatto che l’Italia non raggiunge il 2 per cento del Pil per la spesa della difesa”.

“Nel solco dei tanti appelli di Papa Francesco, anche io oggi, vi supplico – prosegue Battaglia – in nome del popolo della pace, più numeroso di quello che sembra, e vi dico con umiltà: ministri della Difesa, l’unico modo di difendere i vostri popoli e di servire la giustizia è difendere la pace ad ogni costo, senza se e senza ma. Che lo spirito di pace possa illuminarvi e convertirci tutti”. “Signori ministri vi auguro – aggiunge il vescovo di Napoli – di essere sempre più a servizio dei popoli e di chi, tra la vostra gente, rischia di essere ancor più messo ai margini da un’economia di guerra che produce morte e semina vittime non solo nei territori dei conflitti. Vi auguro – va avanti – di essere servi della ragione e di evitare con tutti gli sforzi possibili la pazzia delle spese militari e della guerra”.(FONTE ANSA)

Exit mobile version