NAPOLI – Avevano avuto assicurazione dal Comune di Napoli di ottenere più spazio pubblico gratuito per poter sistemare un numero maggiore di tavoli. Un modo per aiutare i ristoranti e i locali a rispettare le misure anti Covid e venire incontro alle esigenze del commercio.
E il Comune di Napoli con l’ordinanza 249 del 4 giugno aveva mantenuto le promesse.
Per tutti suolo pubblico a disposizione, in deroga ai regolamenti vigenti.
Oggi però la doccia fredda.
Il Tar, come per l’ordinanza comunale sulla chiusura posticipata del baretti, ha respinto anche questa decisione di Palazzo San Giacomo.
A pronunciarsi la quinta sezione del TAR, presieduta da Maria Abbruzzese, che ha ritenuto che “non si giustifica” l’ordinanza del primo cittadino “in ragione del persistente stato di emergenza sanitaria”.
Il tutto è nato dopo una richiesta del comitato “Chiaia viva e vibile” rappresentato dall’avvocato Luca Tozzi che si era opposto alle decisioni di Luigi de Magistris.
Il provvedimento che doveva essere discusso nella scorsa assise comunale non è mai stato presentato e per renderlo subito attuabile è stato modificato in ordinanza.
Ma i magistrati, come si apprende, hanno dichiarato che è “ineludibile il passaggio in consiglio comunale”.
Insomma per i ristoratori altri problemi all’orizzonte e una stagione estiva oramai compromessa.