NAPOLI – Aggiornamento in commissione Welfare sulla utilizzazione delle economie e la rimodulazione dei finanziamenti della misura di contrasto alla povertà del Reddito di Inclusione (ReI). A fine novembre, ha spiegato il dirigente del servizio competente Sampogna, fu approvata la delibera di riferimento e inviata la richiesta al Ministero di utilizzazione delle economie e di rimodulazione dei finanziamenti, accolta poi a metà dicembre.
A questo piano si è sovrapposto, successivamente, il decreto legge sul Reddito di Cittadinanza che cambia radicalmente la natura della misura di sostegno, che individua una diversa platea di beneficiari e assegna al Comune la sola competenza di verifica del requisito della residenza del richiedente. Solo il 21 marzo scorso, il Ministero ha comunicato ai Comuni richiedenti la proroga per l’utilizzazione dei fondi al 31 dicembre 2020. Saranno così confermate le attività già messe in campo con i centri diurni, le educative territoriali e i poli per le famiglie, così come si pensa di confermare i percorsi formativi che hanno dato esiti particolarmente positivi, come i tirocini formativi per i giovani, molti dei quali già inseriti stabilmente negli stessi contesti lavorativi dove hanno svolto la formazione. Alla luce delle novità introdotte, che trasferiscono ai centri per l’impiego la competenza in materia di avviamento alla formazione, si chiederà di mantenere questi tirocini almeno per i minori, anche in considerazione del contributo economico che viene riconosciuto durante il periodo di formazione.
Va salutata con positività, ha sottolineato l’assessora Gaeta, la circostanza che sia stata riconosciuta la positività delle azioni messe in campo dal Comune con riferimento alla misura del Reddito di Inclusione, tanto che è stata mantenuta l’equipe multidisciplinare, formata da figure con chiara e ben definita competenza, assistente sociale, educatore e psicologo, e tutta l’attività connessa alla presa in carico delle famiglie. Un modello operativo molto apprezzato anche a livello centrale e nell’ambito dell’associazione dei Comuni. In riferimento alla prestazione di ore di pubblica utilità previste dal Reddito di Cittadinanza, che vedono come destinatario il Comune di residenza, l’assessora Gaeta ha chiarito che dovranno essere individuate delle macroaree di intervento e che sarà sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Alleanza contro la povertà, la rete che raccoglie associazioni, sindacati ed enti del Terzo settore, per l’individuazione e la gestione dei progetti da realizzare.
Per la definizione di tutte le attività sociali da mantenere, sviluppare o prevedere ex novo infine, vanno incrociate tutte le fonti di finanziamento possibili, le economie del ReI prorogate fino al 2020, la successiva programmazione a partire dal 2020 e quelle del Piano nazionale e regionale sulla povertà. In questo ambito, ha concluso la presidente Caniglia, la commissione intende dare il suo contributo di proposta e, per questo, sarà ripresa la discussione sull’argomento.