NAPOLI – Ripreso il confronto sulla situazione del campo Rom di Cupa Perillo e sulla situazione dell’auditorium della Municipalità. Sono intervenuti l’assessora al Welfare Roberta Gaeta ed il vicepresidente dell’Ottava Municipalità Apostolos Paipais.
Dopo l’incontro del 3 ottobre, la commissione presieduta da Maria Caniglia è tornata sulla situazione di Cupa Perillo per conoscere le azioni che si intendono mettere in campo sia relativamente alla bonifica del campo sia rispetto alla collocazione delle famiglie che ancora vi abitano e delle persone ancora presenti nell’auditorium dell’Ottava Municipalità.
Il presidente Paipais ha informato di aver appreso oggi da fonti della Regione che tutto è pronto per la firma della convenzione con il Comune per gli interventi di bonifica, per i quali sarà messo a disposizione un milione di euro. Prima della bonifica, sarà necessario effettuare la caratterizzazione dei rifiuti, cui provvederà l’Arpac. Resta invece da capire quali sono i programmi
dell’Amministrazione rispetto alle famiglie che ancora abitano in quell’area e alle persone ancora presenti nell’auditorium, che va restituito al più presto alla fruizone del territorio. Ancora. è urgente comprendere quando avverrà lo sgombero della rampa dell’asse mediano e prevedere la videosorveglianza e una maggiore presenza dell’Esercito, in quanto i roghi di rifiuti e gli sversamenti abusivi che proseguono si concentrano soprattutto nelle ore serali e notturne.
L’assessora Gaeta si è detta d’accordo rispetto alle preoccupazioni espresse da più parti per la salute delle persone che ancora risiedono nel campo. L’interlocuzione con le famiglie è stata frequente e a loro è stato spiegato che saranno effettuati interventi che ne richideono una diversa dislocazione, che si ipotizza di effettuare in diverse porzioni dell’ampia area di Cupa Perillo quando quella in cui risiedono sarà interessata dalla bonifica.
Sulla situazione dell’auditorium, è assolutamente condivisibile la necessità di liberarlo e restituirlo alla sua originaria funzione, e per questo l’unica famiglia che non ha accettato nessuna delle soluzioni alternative di sistemazione offerte dal Comune e non ha provveduto a svolgere le azioni necessarie a regolarizzarsi, sarà allontanata.
Quanto alle altre famiglie destinatarie della somma di 5 mila euro prevista da apposita delibera, l’assessora ha spiegato che i nuclei familiari interessati sono stati 9, di cui 4 regolarizzati successivamente, che hanno scelto una sistemazione autonoma. Sulla natura della somma assegnata, le consigliere Bismuto (Dema) e Quaglietta (Partito Democratico) hanno ricordato che si trattava di una forma di accompagnamento all’autonomia, mentre la Gaeta l’ha definita un risarcimento dei danni subiti a seguito dell’incendio del campo.
Tutte le azioni utili a favore delle famiglie che occupavano il campo prima dell’incendio e di quelle che poi lo hanno abbandonato, ha concluso l’assessora Gaeta, sono state messe in campo nonostante le enormi difficoltà in cui versa l’Amministrazione. Altre azioni saranno definite a breve nell’ambito del finanziamento previsto dal Pon Metro, per il quale è in dirittura d’arrivo l’avviso pubblico. Su questo punto, la consigliera Bismuto ha chiesto un confronto con la commissione sugli intenti dell’Amministrazione.
Sugli interventi per la riapertura della rampa, il dirigente del servizio Sistema infrastrutture di trasporto Ignazio Leone ha chiarito che l’anno scorso fu effettuato uno studio di fattibilità, poi preso in carico dalla Città Metropolitana competente per gli interventi. Resta da capire se questa azione rientra tra quelle sospese nell’ambito del Piano periferie.
I consiglieri intervenuti, Quaglietta (PD) ha chiesto che vengano forniti tempi certi sulla bonifica e sulla diversa collocazione delle persone che abitano ancora nel campo. Moretto (Prima Napoli) ha criticato l’idea di prevedere una sistemazione in diversi punti della stessa zona prima della caratterizzazione dei rifiuti, che deve precedere ogni altra valutazione, anche sulla sufficienza dei fondi messi a disposizione dalla Regione. Bismuto (Dema) ha chiesto di conoscere dove sono state dislocate le persone non più presenti in auditorium e il numero di quanti hanno ricevuto il contributo economico dal Comune. Inoltre, quale sarà la sistemazione delle famiglie durante la bonifica e se si è pensato a soluzioni definitive. Venanzoni (Partito Democratico) ha richiamato la necessità di liberare definitivamente l’auditorium, chiedendo di conoscere gli interventi che verranno messi in campo dopo la firma della convenzione con la Regione. Matano (Movimento 5 Stelle) ha chiesto di sapere cosa è stato fatto per tutelare la salute delle persone ancora presenti nel campo nonostante l’ordinanza di sgombero seguita all’incendio. Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha chiesto di ricevere i dati completi registrati dall’Arpac nei giorni successivi al rogo del campo e di conoscere gli intenti dell’Amministrazione succesivi alla bonifica, che rischia di non risolvere se non temporaneamente il problema.