NAPOLI – «L’area che ospita il campo rom di Scampia (Via Cupa Perillo), ma più in generale l’area a Nord di Napoli non posso diventare discariche a cielo aperto. Abbiamo presentato un nuovo esposto alle autorità competenti per una situazione di degrado ambientale, igienico – sanitario, urbanistico e per il rischio connesso alla salute di qauanti abitano in quelle aree».
Apostolos Paipais, presidente dell’ottava Municipalità e la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Barbara Preziosi, accendono un faro sull’ennesimo scempio che mette a rischio l’ambiente, ma soprattutto la salute. Da Italia Viva parte così l’ennesima richiesta di intervento, corredata da una copiosa documentazione allegata all’esposto.
Chiara e non più procrastinabile la richiesta di tempi certi per l’esecuzione di opere di messa in sicurezza, bonifica e ripristino del sito dell’intera area in oggetto per la quale sono stati anche stanziati fondi da parte della regione Campania.
«È importante – dicono Preziosi e Paipais – che si intervenga subito per tutelare la salute dei cittadini dell’intera municipalità, dell’intera area Nord di Napoli e delle stesse famiglie presenti nell’insediamento del campo rom, con tantissimi bambini esposti a continui rischi». La richiesta è anche che sia fissata una data certa per l’apertura delle rampe dell’asse mediano, chiuse da oltre 20 anni. Che si definiscano tempi certi utili all’installazione di video sorveglianza dell’intera area, per contrastare gli sversamenti illeciti di rifiuti e che si disponga ad horas l’insediamento di un tavolo tecnico inter-istituzionale per il monitoraggio dello stato di avanzamento delle azioni messe in campo.
Scampia, cumuli di rifiuti e rischio per la salute. Da Italia Viva un esposto e la richiesta di un tavolo istituzionale
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