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“Scuola viva in quartiere”: 8 milioni di euro per 7 progetti a Napoli e provincia (VIDEO)

NAPOLI (di Chiara Esposito) – Presentato questa mattina il programma dell’iniziativa della Regione Campania “Scuola Viva in Quartiere” , il progetto che prevede lo stanziamento di otto milioni di euro al fine di appoggiare gli istituti scolastici di Napoli e provincia, per contrastare il fenomeno di abbandono scolastico, ampliare l’offerta formativa e aiutare gli studenti più svantaggiati.

La conferenza, tenutasi presso la sala “Francesco De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, ha visto la presenza dell’Assessore Lucia Fortini, dei dirigenti scolastici delle scuole coinvolte e del presidente Vincenzo De Luca.

“Oggi la regione Campania si presenta come la regione che ha messo in campo il più vasto programma di sostegno al mondo della scuola e delle formazioni universitarie” ha dichiarato il presidente durante il suo discorso conclusivo, aggiungendo che “non c’è nessuna Regione Italiana che abbia fatto uno sforzo anche lontanamente paragonabile a quello che abbiamo fatto noi in Campania”. Dal trasporto pubblico per gli studenti, alle borse di studio offerte alle scuole di primo e secondo grado, tante sono difatti le iniziative messe in atto dall’amministrazione per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

A detta di De Luca, le ragioni che hanno portato alla realizzazione di questo progetto sono in primis “l’emergenza educativa”, poiché sono sempre più comuni episodi di bullismo negli istituti, talvolta anche contro i docenti; in secondo luogo “l’emergenza strutturale”, alla quale si cercherà di porre rimedio con provvedimenti quali indagini antisismiche, creazione di luoghi di aggregazione, istallazione di sistemi di videosorveglianza, nonché laboratori di teatro, musica, sport, ambiente, supporto psicologico e salute. Infine, da non sottovalutare, “l’emergenza lavoro”: “ai nostri figli dobbiamo dare lavoro, non assistenza” afferma il presidente della Regione, sottolineando quanto sia necessario cercare di inserire i giovani nel mondo del lavoro dopo la formazione scolastica, istaurando un dialogo con le realtà imprenditoriali affinché esse possano indicare quali sono le figure professionali maggiormente richieste, altrimenti “quando l’assistenza sarà finita avremo giovani che rimarranno in mezzo alla strada senza lavoro e senza dignità”.

Gli otto milioni di euro saranno utilizzati principalmente per quelle realtà territoriali particolarmente degradate e soggette a criminalità, ecco perché dovendo operare una scelta dettata da limiti economici, la Regione “ha deciso di privilegiare Napoli e l’area di Napoli”, zone a rischio come ad esempio il parco verde di Caivano, conosciuto per lo più per “le sue vicende inenarrabili”.

“Vivere militare est” cita infine il presidente, un monito ai giovani affinché possano comprendere che “vivere vuol dire combattere, non ricevere regali da nessuno, nemmeno dallo Stato”.

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