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Teatro e Canzone Classica Napoletana, Ronghi: “De Magistris e De Luca sostengano iniziativa” (VIDEO)

NAPOLI – Siamo molto soddisfatti per l’approvazione della Mozione che abbiamo proposto e che è stata condivisa da tutto il Consiglio regionale per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana come patrimonio immateriale Unesco.

E’ il primo passo per il raggiungimento di questo importante obiettivo ma anche per il rilancio della canzone classica napoletana attraverso la riedizione, in versione internazionale, del Festival di Napoli”.

Così il Presidente del Gruppo regionale di Forza Italia, Armando Cesaro, ed il Segretario Federale di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, a margine dell’approvazione di oggi, all’unanimità, della mozione proposta dal Capogruppo regionale campano di Forza Italia che impegna la Giunta “a riconoscere e considerare quale patrimonio orale e immateriale dall’alto valore attrattivo culturale e turistico della Campania, la Canzone Classica Napoletana e a sostenerla anche attraverso il rilancio del Festival della Canzone Napoletana che nasce nella città partenopea nel 1952.

“Il Consiglio ha condiviso questa importante iniziativa che ha il merito di creare le condizioni per riportare all’antico splendore il teatro e la canzone classica napoletana, grande patrimonio culturale della nostra città, noto e amato in tutto il mondo ma trascurato nel nostro territorio e che ora potrà contribuire al rilancio culturale, economico e sociale del nostro territorio”, ha sottolineato Cesaro.

“Il Comitato Direttivo per il riconoscimento del teatro e della canzone classica napoletana come patrimonio Unesco, che abbiamo costituito e di cui fanno parte autorevoli esponenti del mondo della cultura, dell’informazione e della produzione locale, sarà portatore di questo immenso valore e aprirà il confronto con la Regione affinché essa sposi questo importante progetto che potrà essere occasione di rilancio per i grandi artisti della canzone classica napoletana che, da decenni, vivono e combattono a Napoli e in Campania”, ha concluso Ronghi.

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