NAPOLI – “La Regione si è dotata di un piano triennale che affronta i problemi del welfare. Vogliamo creare un’alleanza con il fronte istituzionale perché proprio in queste ore si presenta una manovra finanziaria che non sembra dare risposte ad un territorio come il nostro”.
Lo ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo al convegno “Disuguaglianze: le sfide del welfare” organizzato dalla confederazione all’hotel Terminus di Napoli. Dopo la relazione introduttiva di Clara Lodomini, segretaria Cgil Napoli e Campania, gli interventi dell’assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, il segretario nazionale Spi-Cgil, Lorenzo Mazzoli e la segretaria confederale Cgil nazionale, Daniela Barbaresi.
“Il tema delle risorse – ha precisato Ricci – è delicato, ma credo che potremmo combattere le povertà, le disuguaglianze anche costruendo alleanze. Non a caso abbiamo scritto a tutti i presidenti dei consigli comunali campani per chiedere, insieme a loro, un intervento alla Regione affinché si faccia pressing sul governo per evitare tagli al welfare e alla sanità”.
“Il tema delle disuguaglianze – secondo l’assessore regionale alle politiche sociali, Lucia Fortini – dovrebbe far riflettere anche sul fatto che è evidente che ci sono delle regioni, soprattutto quelle del Mezzogiorno, che avrebbero bisogno di molte più risorse. E’ chiaro che governare la povertà in una regione come la Campania non è esattamente lo stesso che farlo in Lombardia piuttosto che in Veneto. La Regione Campania sta per varare un importante programma che si chiamerà ‘Campania Welfare’, per cercare di dare una mano agli ambiti territoriali della nostra regione”.
“Quello delle disuguaglianze – ha affermato la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi – è un tema particolarmente significativo, soprattutto se visto da una realtà come quella campana e che riguarda tutto il meridione. Noi siamo un paese fortemente diviso. In questo momento sta andando avanti il progetto sull’autonomia differenziata che dividerà ulteriormente il paese senza affrontare i nodi delle disuguaglianze che sono assolutamente drammatici. L’aspettativa di vita in Campania è di tre anni in meno rispetto a chi vive in Trentino. Questa è la somma di tutte le disuguaglianze, una profonda ingiustizia, un nodo che deve essere affrontato”.