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Napoli

Aggrediti 3 infermieri all’ospedale di Pozzuoli: ceffoni e tentativi di strangolamento”

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POZZUOLI – Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario nel napoletano.

La violenza contro tre infermieri segue una vicenda drammatica. Come racconta l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, c’è stato un incidente nella zona di Licola Varcaturo dove ha perso la vita una giovane 15enne, passeggera di un motorino che si è schiantato contro una autovettura a via Ripuaria. Il conducente del motorino invece , gravemente ferito ,è stato trasportato in pronto soccorso con l’ausilio del 11. Il minorenne per legge non poteva guidare il bolide. Il 39enne alla guida dell’auto contro la quale il mezzo a due ruote ha impattato aveva la patente revocata e l’auto era sottoposta a sequestro.

La situazione è diventata incandescente all’ospedale di Pozzuoli dove è stato trasportato il ragazzo. Dalle prime ricostruzioni sembra che i parenti del giovane, mossi dallo stato di apprensione, siano entrati in massa all’interno del codice rosso e addirittura nella sala Tac. La singola guardia giurata presente non ha potuto impedire questa irruzione in massa.

Uno di loro, un 35enne , ha aggredito 3 infermieri con 3 sonori ceffoni, ad uno di loro pare siano state strette le mani alla gola e sbattuto spalle al muro nel tentativo di strangolarlo.

Il giovane è stato identificato dai carabinieri e denunciato per interruzione di pubblico servizio.

“Per far fronte a questi attacchi che da anni il personale sanitario subisce, il Governo aveva promesso misure di sicurezza come presidi fissi di forze dell’ordine all’interno dei p.s.. Non è stato fatto in maniera completa e ad esempio a Pozzuoli tale presidio manca.” – commenta il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli –  “Noi avevamo proposto anche un’altra soluzione: l’istituzione obbligatoria di un apposito registro delle mancate aggressioni dove devono essere registrati tutti gli episodi di tentata violenza commessi ai danni degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, nonché gli eventi sentinella che possano dare luogo a fatti commessi con minacce e violenza. Insomma serve prevenzione, attività di monitoraggio, maggiore sicurezza e pene più aspre dato che i violenti quasi sempre se la cavano con poco.”

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