POZZUOLI – Quella targa è già tra gli appunti di tutte le pattuglia dell’area puteolana. La centrale operativa aveva diramato una nota di ricerca, il proprietario si era appena accorto del furto.
Tutti i carabinieri riportano a penna il promemoria ma a incrociare l’auto sono quelli della sezione radiomobile di Pozzuoli.
Sfreccia davanti ai loro occhi, poco distante dalla caserma. Da quel momento sono pneumatici, motore, sirene e lampeggianti a parlare. Illuminano di blu elettrico le strade della città fino in via Olivetti, scossa come tante altre dal recente terremoto.
La corsa è breve, la velocità altissima. Poca la gente in strada, da 15 minuti sono passate le 4 del mattino.
Nell’abitacolo sembra esserci una sola persona. Ha il viso imberbe ma deciso a non farsi beccare.
Sarà proprio l’inesperienza a tradire i suoi riflessi, a 17 anni i chilometri percorsi al volante di una macchina che non sia fatta di pixels dovrebbero essere pochi.
E tenere i carabinieri alle calcagna non è come essere inseguito in un videogame. Nel mondo reale la “vita” è una sola.
Così il ragazzino perde il controllo e va in testacoda. I militari lo bloccano dopo un timido tentativo di resistenza. Scoprono che ha solo 17 anni ma questo non gli impedirà di essere arrestato per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
È ora nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, in attesa di giudizio.