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«Proteggiamoci»: kit di protezione individuale donato dal Comune di Pozzuoli alla rete dei medici di base della città

POZZUOLI – Tute, calzari, guanti, scudi facciali e mascherine. È questo il contenuto del kit di protezione individuale donato dal Comune di Pozzuoli alla rete dei medici di base della città, impegnati in prima persona nell’assistenza dei cittadini. «Proteggiamoli» è il nome dell’azione adottata dall’ente comunale per salvaguardare medici e pediatri a contatto con i propri assistiti, per non interrompere la possibilità di visite domiciliari e di ambulatorio.

«I nostri medici di base sono in prima linea come i loro colleghi degli ospedali – ha spiegato il sindaco Vincenzo Figliolia – per questo abbiamo deciso di donare loro, che sono i primi a incontrare i pazienti, i dispositivi di protezione, utili per fronteggiare l’emergenza Covid-19».

Una donazione resa possibile grazie al materiale acquistato attraverso i canali della Protezione civile comunale e donato all’Aggregazione funzionale territoriale (Aft), rappresentata dai dottori Tommaso Scotto di Minico, Carmelo Cicale e Vincenzo Russo.

«Il medico di base è la persona a cui ci apriamo per i nostri problemi – ha aggiunto il sindaco Figliolia – è il punto di riferimento di cui ci fidiamo e a cui ci affidiamo. Sono i medici di base a monitorare la popolazione e lo faranno ancora di più durante la cosiddetta Fase 2.

Per questo motivo vogliamo che incontrino i propri assistiti in totale sicurezza. Anzi rilancio: invito l’ASL Napoli 2 Nord ad un coinvolgimento a tutto tondo dell’intera rete, per un approccio pragmatico, efficiente e sinergico ai casi che si presenteranno. Il sistema va integrato e potenziato, in qualsiasi modo possibile.

La gestione dell’emergenza va fatta innanzitutto nel distretto sanitario, attraverso i nostri medici di base, sentinelle sul territorio. Ma i soldati per combattere devono essere armati. Solo così potranno affrontare al meglio la prevenzione del contagio. Tutto ciò per garantire il diritto alla salute di tutti i nostri cittadini».

Un atto che testimonia la solidarietà della città verso chi si trova al fronte contro un nemico invisibile.

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