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Resta chiusa la pizzeria “Tutta n’ata storia” vittima di un attentato dinamitardo a Monteruscello

La notte tra l’11 ed il 13 agosto a Monteruscello, quartiere residenziale e periferico di Pozzuoli, una bomba, infatti, è esplosa davanti a una pizzeria in via Giovanni Verga. La deflagrazione dell’ordigno ha distrutto la porta d’ingresso dell’attività commerciale e ha danneggiato anche i locali interni; non si registrano, per fortuna, feriti, vista l’ora tarda in cui si è verificata l’esplosione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Monteruscello, che hanno avviato le indagini per chiarire la precisa dinamica di quanto accaduto e per individuare la matrice dell’esplosione. Si tratta della pizzeria “Tutta n’ata storia”, chiusa ora temporaneamente a causa dei danni, il cui titolare si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli per dare risalto alla vicenda. “È d’obbligo manifestare la nostra solidarietà ai titolari della pizzeria e a tutti coloro che continuano ad investire nella nostra terra pur sapendo di dover fare i conti con la criminalità, con la camorra, con le intimidazioni, il racket e le bombe. In Prefettura è in corso un vertice per capire le dinamiche dell’attentato. Capire, certo, è fondamentale e obbligatorio anche se sembra quasi scontata la natura intimidatoria e quindi, più che comprendere le motivazioni, è fondamentale capire come intervenire per arginare il fenomeno e rendere sicuro il nostro territorio, sempre più un fronte di guerra dove i clan o si scontrano tra loro o ‘bombardano’ gli innocenti. Per quanto siano importanti e necessari gli arresti, essi non fermano la deriva criminale. Disfatto un clan, se ne forma subito un altro. Allora è ancora più importante eliminare l’humus che determina il proliferare delle realtà criminali, ovvero l’assenza delle Istituzioni e un’illegalità sin troppo diffusa. Lo Stato deve manifestare la propria presenza in maniera radicale e continuativa, anche nel dare supporto e sostegno, veri, a chi decide di denunciare il racket e di alzare la testa.”- queste le parole di Borrelli.

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