POZZUOLI (di Francesca Pia Piantarosa) – I continui terremoti che da 72 ore stanno interessando i Campi Flegrei hanno “scosso” la popolazione giovanile che vive all’interno del super vulcano.
Scuole chiuse, case danneggiate, il senso di impotenza, la paura per se stessi e i propri cari, l’ansia di repliche e scosse di assestamento le difficoltà maggiori che stanno attraversando i nostri figli.
Internet come durante il Covid la valvola di sfogo al punto che l’hashtag #terremoto ha raggiunto più di 12mila condivisioni su X suscitando un vero e proprio boom mediatico.
Nelle ultime ore a seguito di un sondaggio a cui hanno risposto circa 100 ragazzi di età compresa tra i 14 e i 20 anni, provenienti principalmente dai quartieri delle due Municipalità napoletane interessate (IX e X), ma anche dalla V, dalla I e da comuni come Quarto, Giugliano, Portici e Pozzuoli, emerge un generale senso di panico e disorientamento.
Solo il 5% degli intervistati non ha avvertito neanche una scossa, e poco più del 10% ha affermato di essere riuscito a mantenere la calma o di aver reagito all’accaduto con totale indifferenza: grandi invece le paure, le insicurezze e le tensioni.
8 giovani su 10 si trovavano nelle loro abitazioni e con i loro familiari; alcuni hanno reagito prontamente avvicinandosi alle strutture portanti della casa, altri sono rimasti pietrificati, immobili sui loro letti o davanti alle loro scrivanie.
Le ragioni dietro due atteggiamenti così contrastanti sono da attribuire probabilmente alla mancanza di consapevolezza circa la situazione sismica del nostro territorio, poiché a fronte di un 54% che si dice informato in merito, il restante 46% vaga nell’insicurezza. Come ovviare al problema?
Con la scuola e con i media: 4 ragazzi su 10 hanno intenzione di informarsi autonomamente seguendo profili social e programmi TV dedicati e i restanti 6 su 10 si affidano totalmente alle istituzioni, che dovrebbero fornirgli ore curricolari dedicate alla sensibilizzazione sul tema.
Emergono scuole di pensiero opposte anche circa la decisione di chiudere i circoli didattici di ogni ordine e grado per effettuare dei controlli. Il 55% si è detto fiducioso sull’importanza di prendere provvedimenti, mentre il 45% si sente invece più preoccupato a seguito dell’ordinanza del Comune.
Altro dato che desta divisioni è quello riguardante lo svolgimento di una prova di evacuazione antisismica nel proprio plesso durante il corrente anno scolastico, poiché ben 4 studenti su 10 non ne hanno avuto esperienza e pur non essendo la maggioranza, costituiscono comunque una fetta considerevole.
È importante vedere la situazione dal punto di vista di tutti, ottimo lavoro!
Articolo scritto bene è molto interessante complimenti