SOMMA VESUVIANA – “L’acqua che insegna alla sete, è il progetto che arriva a Somma Vesuviana, nell’ambito della programmazione di Rigenerazione Scuola del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Avremo un piano di intervento a favore delle scuole del territorio per ridurre il consumo della plastica ed educare alla sostenibilità ambientale. “Abbiamo accolto la richiesta pervenutaci dalla società S.T.E.I. S.r.l. (Soluzioni e Tecnologie per l’Eco — compatibilità ed Inclusione) di adesione al piano d’intervento che si sta facendo spazio a livello nazionale. La finalità è rendere la comunità più ecosostenibile mediante la posa in opera (installazione ed attivazione) di dispositivi automatici per l’erogazione di acqua depurata e la sanificazione dell’aria presso gli Istituti scolastici siti nel territorio comunale, garantendone altresì la manutenzione ordinaria e straordinaria, inoltre si avrà anche la consegna di nuove borracce personalizzate in alluminio agli alunni”. Lo ha annunciato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano.
Il Piano prevede l’installazione di dispositivi, nelle scuole comunali, in grado da una parte di sanificare l’ambiente e dall’altra di depurare l’acqua. Allo stesso tempo, tutti gli studenti, avranno borracce personalizzate in alluminio. Dunque si vuole sensibilizzare le famiglie ed i cittadini all’uso razionale della risorsa idrica, farlo ad esempio attraverso i bambini, l’uso di borracce, l’installazione di dispositivi nelle scuole che sanificheranno ed erogheranno anche acqua.
Arriverà nelle scuole comunali – ES.1 DepurOne, il dispositivo che sanifica l’aria, depura l’acqua ed eroga l’acqua depurata.
Fondamentale sarà il supporto degli imprenditori locali, i quali potranno legare la propria immagine alla sostenibilità ambientale. Infatti su ogni borraccia, consegnata agli studenti e anche sui dispositivi che verranno installati nelle scuole, ci sarà la possibilità di promuovere l’immagine della propria azienda, legandola anche alla sostenibilità ambientale. Gli studenti, potranno caricare le borracce personalizzate in alluminio, presso i dispositivi, nelle scuole stesse. In questo modo si eviterà il consumo della plastica e si favorirà anche un uso corretto della risorsa idrica. Inoltre i bambini avranno la possibilità di bere acqua depurata e quindi priva di microplastiche che le bottiglie in plastica rilasciano, causando malattie.
“L’Acqua che insegna alla sete”, rientra nel Piano Rigenerazione scuola e viene attuato attraverso la partecipazione di Comuni e Province.
La S.T.E.I. (Soluzioni e Tecnologie per l’Eco- compatibilità ed Inclusione) è un’Azienda leader attiva da oltre vent’anni, in questo settore. Negli ultimi anni ha approntato dei piani d’intervento per obiettivi specifici riguardanti la sostenibilità, il più recente dei quali è “L’ Acqua che insegna alla Sete” attuato dai Comuni e dalle Province in favore degli istituti scolastici di loro competenza.
“L’obiettivo è dare vita ad una comunità consapevole. Per questo è fondamentale il coinvolgimento del territorio, delle imprese, dei cittadini. I dispositivi messi a disposizione dalla S.T.E.I. per ottenere l’abbattimento dell’utilizzo delle plastiche monouso, sono esclusivi e dotati di brevetti che ne consentono l’uso in ambienti scolastici, permettendo la loro funzione ecologica. Vorrei ricordare che per produrre un 1 Kg di PET , con il quale si fanno circa 25 bottiglie da 1,5 litri, sono richiesti oltre 17 litri di acqua – ha dichiarato Pier Casolari, Amministratore della S.T.E.I. – quindi per ogni litro se ne sprecano due, e 2 Kg di petrolio, senza contare l’impatto dei trasporti ed infine le spese di smaltimento. Installeremo dispositivi che da una parte sanificheranno l’ambiente circostante in osservanza alle direttive atte a scongiurare la diffusione delle malattie virali quali ad esempio il COVID, dall’altra saranno anche Case dell’Acqua. Non solo, in ambiente sanificato dove viene posto il dispositivo, si avrà anche un ambiente purificato dalle polveri sottili, dagli allergeni, dalle spore e da tutto lo spettro dei contaminanti. Il Piano “L’ Acqua che insegna alla Sete” diventa realizzabile grazie alla consapevole partecipazione delle Aziende del territorio che ne permettono l’attuazione attraverso un mirabile esempio di connessione tra pubblico e privato. Siamo in presenza di un Piano attuato dai Comuni e dalle Province, in favore degli istituti scolastici di loro competenza, ed è riconducibile al Piano di RiGenerazione Scuola del Ministero dell’Istruzione e del Merito”.
Dare vita, dunque, ad una comunità consapevole dell’importanza di vivere in un ambiente eco – sostenibile.
“L’Acqua insegna la sete, mirerà a rigenerare la funzione educativa della scuola per ricostruire il legame fra le diverse generazioni – ha dichiarato Pasqualina Rega, Assessore all’Ecologia del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – per insegnare che lo sviluppo è sostenibile se risponde ai bisogni delle generazioni presenti e non compromette quelle future, per imparare ad abitare il mondo in modo nuovo. Da una parte le borracce personalizzate, il territorio aderendo trasmetterà un messaggio al bambino, consentiranno di limitare, ridurre la plastica con il corretto uso della risorsa idrica, dall’altra i dispositivi renderanno gli ambienti scolastici più sanificati. Il legame territorio – imprese – scuola, sarà importante perchè il bambino vedrà attenzione per l’ambiente e la sostenibilità. La scuola crea, così, non solo un nuovo alfabeto ecologico ma si trasforma in un luogo nel quale si azzerano i conflitti tra le generazioni e si impara a crescere in modo sostenibile. L’ obiettivo è quello di far abitare il Mondo in modo nuovo nella consapevolezza che un mondo nuovo non c’è e questo compito è straordinariamente delegato ai giovani delle nostre scuole che diventano intraprendenti e fervidi insegnanti presso famiglie, amici e conoscenti, di un metodo migliore per vivere il futuro. permettono l’attuazione attraverso un mirabile esempio di connessione tra pubblico e privato”.
Somma c’è e può dare un segnale positivo al territorio.
“In qualità di Responsabile Campania per le pubbliche amministrazioni dell’azienda S.T.E.I. porgo il mio elogio all’amministrazione comunale del Comune di Somma Vesuviana (NA) per la sensibilità dimostrata in merito alla problematica ambientale – ha affermato Anna Capasso, Referente S.T.E.I – e ancor di più per la tutela e la cura che impiega per la salute dei bambini sommesi. Noi, in quanto realtà consolidata sul territorio nazionale, siamo pronti a realizzare il piano d’intervento”.