“Abbiamo presentato le campagne di scavo del 2023 e 2024. Noi teniamo molto al sito archeologico di Somma Vesuviana. Abbiamo seguito tutte le attività portate avanti dall’Università di Tokyo con l’Università del Suor Orsola Benincasa, alle quali siamo particolarmente grati e onorati di raccontare i risultati dello scavo che ci hanno portato ai livelli del 79 d.C. e quest’anno riusciamo addirittura ad individuare delle strutture. Adesso capiremo, per il prossimo anno, quale sarà la destinazione perchè anno per anno acquisiamo dati e quindi riusciamo a fornire ulteriori informazioni al territorio. Il Comune è uno degli attori principali di queste iniziative perchè noi teniamo molto a questa rete di connessioni, anche perchè parliamo di un sito che è venuto alla luce e quindi l’attività di valorizzazione dell’Ente locale, insieme alla Sovrintendenza, agli altri attori quali appunto alle Università, può produrre risultati interessanti. Noi speriamo di avviare un percorso che possa portare a una totale fruizione di questo sito e non soltanto per raccontare gli esiti dello scavo ma proprio per raccontare il sito 365 giorni l’anno. Sono certo che nei prossimi anni avremo un quadro maggiormente interessante di quel versante dello scavo che ci ha portato ai livelli del 79 d.C. e quindi questa esclusione totale della figura di Augusto è ancora da confermare”. Lo ha affermato Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, a margine della prima conferenza stampa di presentazione dei risultati acquisiti dagli scavi archeologici di Somma Vesuviana, tenutasi presso la sede della Soprintendenza, a Napoli.
E’ la prima conferenza stampa tenutasi in Soprintendenza, in 22 anni di scavo!
“Siamo in presenza di una svolta e di un risultato importante. Ringrazio il Soprintendente Mariano Nuzzo. Noi siamo i primi, come Amministrazione Comunale da una parte e come Soprintendenza dall’altra, a dialogare sulla valorizzazione del sito archeologico di Somma Vesuviana. La stessa, prima conferenza stampa in 22 anni di scavo, è testimonianza di risultati che stiamo acquisendo. Somma Vesuviana deve avere consapevolezza che la strada intrapresa porterà sicuramente il paese ad entrare in una dimensione nuova – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – con una vocazione turistico – culturale. La Villa Augustea, dal 2025, avrà un fine settimana di aperture ogni mese e non più aperture limitate alla presentazione dei risultati o ad eventi particolari. Inoltre grazie alla rete formata da Soprintendenza, Comune, Associazioni, nasceranno eventi promozionali concentrati esclusivamente sul territorio di Somma Vesuviana. In occasione delle aperture mensili della Villa Augustea, a priremo anche tutto il Patrimonio Culturale di Somma Vesuviana e questo movimento sarà importante per tutto il Paese, per i ristoranti, per tutte le attività. Inoltre abbiamo ragionato sul come creare un circuito di turismo archeologico che veda insieme tutti i siti archeologici del territorio nolano e vesuviano. In sostanza stiamo lavorando alla nascita di una Costa Vesuviana pedemontana con sviluppo di un’offerta turistica che possa includere tutto il patrimonio archeologico vesuviano estendendoci a quello nolano. Un percorso che metterà insieme il Sito Archeologico di Somma Vesuviana, i siti di Pollena, di Cimitile, di Poggiomarino, il Museo di Terzigno”.
E gli esperti non escludono addirittura che la parte sontuosa portata alla luce con i temi dionisiaci, possa essere un luogo di culto, magari un Santuario del tempo.
“Quello di Somma Vesuviana è un sito archeologico molto importante che conserva la memoria di un periodo molto lungo, come se rappresentasse la storia dell’antichità romana, dal tardo repubblicano – ha affermato Mariko Muramatsu, Università di Tokyo, Referente del progetto per l’Italia – alla fine dell’Impero Romano. Essere coinvolti in questa ricerca e avere questa possibilità è per noi onore e grande soddisfazione. Questo sito era considerato il luogo dove sarebbe morto Augusto. La parte portata alla luce negli anni scorsi, invece era del periodo dopo di Augusto. Noi abbiamo continuato e finalmente stiamo arrivando al periodo di Augusto. Abbiamo verifiocato anche i segni della presenza dell’eruzione del 79 d.C. e dunque siamo in presenza di risultati importanti”.
Venute alla luce fornaci che dovevano alimentare un complesso termale. Dal 2025, la Villa Augustea avrà l’apertura mensile!
“Siamo in presenza di una svolta e di un risultato senza precedenti, perchè finalmente ci siamo riusciti, grazie al rappporto di collaborazione con la Soprintendenza, tenere aperta la Villa Augustea ogni mese e farlo come le grandi mete turistiche significa tanto. Per noi che siamo un piccolo centro, la decisione di tenere aperta ogni mese la Villa Augustea, significa molto dal punto di vista culturale – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – ma anche ai benefici che arriveranno all’indotto formato dalla ristorazione, dall’accoglienza. Ci siamo riusciti! Grazie alla grande attività promozionale siamo riusciti a far sapere al Mondo che a Somma c’è cultura, bellezza, c’è la Villa Augustea, c’è il Castello di Lucrezia D’Alagno, ci sono le cripte ipogee. Lo stesso Castello di Lucrezia D’Alagno sta registrando un grande interesse”.